Non profit
Milano celebra sei nuovi Giusti
Sei nuovi ‘semi del Bene’ cresceranno da alberi nel giardino di Monte Stella il prossimo aprile
di Redazione
“Oggi riprendiamo un percorso di memoria che rappresenta una scelta etica e di responsabilità, per la nostra città. Voglio esprimere la mia profonda riconoscenza per la straordinaria generosità dei Giusti, che con il loro coraggio ispirano le nostre coscienze”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti, al Teatro Derby, ha aperto il convegno internazionale “Fiaccole di luce. Uomini Giusti in tempi oscuri”.
Il convegno, rivolto principalmente agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e organizzato dall’Associazione per il Giardino dei Giusti, ha ricordato tre figure in particolare, quella di Marek Edelman, di Vasilij Grossman e di Guelfo Zamboni, che si sono contraddistinti per le battaglie che hanno portato avanti nel corso della loro vita.
“Milano onora oggi 6 nuovi ‘semi del Bene’ – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – che cresceranno da alberi nel nostro giardino di Monte Stella il prossimo aprile, in una solenne cerimonia pubblica aperta ai milanesi e, in particolare, agli studenti. Il coraggio dei Giusti ha un valore di per sé ma è anche un grande insegnamento, fuori dalla retorica, soprattutto per i giovani, perché testimonia l’importanza delle parole contro il silenzio delle coscienze, la responsabilità dei comportamenti contro l’indifferenza. Ancora una volta la storia di Milano abbraccia ed è abbracciata da altre storie in luoghi e tempi diversi, che non sentiamo lontane e, proprio per questo, vogliamo tra noi perché possano raccontare ed ascoltare”.
L’Associazione per il Giardino dei Giusti (costituita dal Comune di Milano, dal Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo e dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane-Comunità ebraica di Milano) nasce nel 2008 per onorare il ricordo di tutti coloro che hanno lottato contro i crimini verso l’Umanità, che hanno aiutato a salvare altre vite e cercato di difendere la dignità dell’uomo nelle situazioni di Male estremo nel mondo. Ogni anno l’associazione individua le figure di rilievo alle quali dedicare, come riconoscimento, un albero nel Giardino dei Giusti inaugurato nel 2003.
Il Sindaco, oltre a Grossman, Edelman e Zamboni, ha ricordato le altre tre figure che faranno parte del Giardino dei Giusti: Neda Soltani, giovane studentessa iraniana assassinata il 20 giugno dello scorso anno a soli 27 anni mentre manifestava per le vie di Teheran il suo dissenso contro il regime, Giacomo Gorrini, Console di Trebisonda e testimone della deportazione degli armeni e il diplomatico Enrico Calamai, testimone in Argentina delle atrocità seguite al colpo di Stato del generale Jorge Videla.
“Quando, qualche tempo fa – ha ricordato il Sindaco –, mi hanno presentato il progetto del Giardino dei Giusti, ho pensato che Milano avesse il dovere di essere parte attiva nell’impegno di tenere viva la memoria. Ho creduto che Milano avesse il dovere di onorare chi ha saputo difendere con coraggio il valore assoluto della vita, il rispetto dell’identità culturale e religiosa. Testimoni di un impegno che ha saputo superare il limite degli schemi ideologici e sociali per aprirsi ad un valore più grande: quello della persona”. È il caso di Grossman, ha sottolineato il Sindaco, che ha documentato e denunciato per primo il dramma della Shoah in Russia, di Edelman perseguitato per le sue origini e per i suoi ideali e, infine, di Zamboni, Console Generale d’Italia a Salonicco durante la Seconda Guerra Mondiale, che di fronte alla disumanità dell’Olocausto ha iniziato una sua personale battaglia.
“Ricordare – ha concluso Letizia Moratti – significa soprattutto promuovere e tramandare alle future generazioni quel messaggio indispensabile di fratellanza, dialogo e rispetto reciproco. Ecco perché mi auguro che voi, ragazzi, possiate farvi strumento della memoria, magari proponendo, per il prossimo anno, una figura esemplare da celebrare nel Giardino dei Giusti. Perché il ricordo sia di monito per il presente e di conforto ai tanti Giusti che nel mondo combattono in nome della libertà”.
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