Bari. A parte il caso, scontato anche se clamoroso, delle primarie in Puglia, con Nichi Vendola designato a furor di popolo, come funziona la scelta dei candidati alle Regionali? A scorrere i nomi sembra che sia obbligatorio essere stati in tv, in particolare a Ballarò. È un casting, come capita per altri show. Personaggi come Renata Polverini, Ugl, candidata nel Lazio per il centrodestra, o come Giuseppe Bortolussi della Cgia di Mestre, leader degli artigiani e candidato del centrosinistra in Veneto, non sarebbero stati proponibili senza la loro esistenza catodica. Senza il loro “faccionismo” spinto. Lo stesso Magdi Cristiano Allam in Basilicata appare un candidato d’immagine, così come Attilio Romita, attuale conduttore del Tg1, che però non ce l’ha fatta a essere contrapposto al plebiscitato Vendola in Puglia. Per non parlare di due ministri, Brunetta e Carfagna, molto popolari in tv e che quindi sono stati chiamati a combattere anche la partita locale, a Venezia e in Campania. L’immagine è diventata tutto per una politica sempre più esangue e sfinita in termine di idee, ma anche di capacità di amministrazione della cosa pubblica.
Bologna. Il sindaco di Bologna Delbono si è dovuto dimettere, travolto da uno scandalo privato. «Gravi leggerezze amministrative», per dirla con Michele Serra, in favore di una signora cui si era legato. È stato il cosiddetto Cinzia-gate, dal nome della donna al centro del caso. Ma è stato un atto del Gip di Bologna, quindi di un magistrato, a spingerlo a lasciare. Non si tratta quindi solo di gossip. E la campagna estiva del centrosinistra contro le infedeltà berlusconiane si è ritorta prima contro il presidente del Lazio e poi contro il sindaco di Bologna?
Torino. Il padre si salverà. Ha rischiato di morire ma per fortuna la coltellata del figlio non è stata letale. La lite è nata sul divano, davanti alla Playstation. Pare che i due giocassero insieme ma che poi sia nata una discussione finita in modo violento, con l’aggressione del figlio al padre. Ora il minorenne è nel carcere Ferrante Aporti di Torino, la città teatro dell’episodio. La violenza virtuale ha per una volta scatenato quella reale, creando un corto circuito quasi mortale.
Milano. Il Pm Frank Di Maio sta interrogando giornalisti e paparazzi, è lui il centro di una nuova inchiesta che potrebbe essere presto battezzata come Vallettopoli II. Il “sistema Corona” non avrebbe coinvolto solo Fabrizio, manager di molti fotografi, ma altri suoi colleghi. Nuovi indagati, per ora, i titolari della Spyone e della Photomasi, questa già protagonista nel caso Marrazzo.
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