Doveva essere presentato a Napoli, a novembre, poi avrebbe dovuto vedere la luce entro il 31 gennaio, e anche pochi giorni fa, in occasione dell’autoconvocazione delle associazioni firmatarie del documento «Batti il cinque», il governo aveva annunciato di essere al lavoro per presentare il piano nei tempi promessi. Invece un comunicato congiunto di Carlo Giovanardi ed Eugenia Roccella, il 1° febbraio, ha ulteriormente rinviato la scadenza: la convocazione dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza arriverà entro fine febbraio. Da lì, poi, partirà l’iter per l’approvazione definitiva del Piano. Il comunicato, tuttavia, assicura che «il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e il dipartimento per le Politiche della famiglia stanno lavorando per mettere a punto gli ultimi dettagli del nuovo Piano per l’infanzia. Siamo in attesa della verifica delle azioni di loro pertinenza da parte delle diverse amministrazioni centrali competenti». Unicef Italia però chiede che l’Osservatorio non sia chiamato solo a una presa d’atto, ma abbia la possibilità di discutere la proposta governativa.
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