Si può aiutare Haiti anche alla cassa del supermercato. Il network per le emergenze Agire il 29 gennaio ha lanciato la Charity Card Emergenza Haiti e i riscontri sono già positivi. «È la prima volta che la grande distribuzione aderisce in modo trasversale e così massiccio a un’iniziativa di raccolta fondi per l’aiuto umanitario», afferma Massimo Pesci, responsabile delle strategie di fundraising di Agire. Esselunga, UniEuro, Trony, SuperDì sono tra le sigle della grande distribuzione presso le quali è possibile acquistare le “gift card” da cinque euro a sostegno dei progetti delle ong appartenenti ad Agire operative ad Haiti (Cesvi, Cisp, Coopi, Gvc, Intersos, Save the Children, Terre des Hommes e Vis). «Secondo le prime indagini qualitative la charity card sta andando bene», afferma Pesci, «i supermercati che abbiamo contattato in questi giorni ci dicono che è acquistata molto di più delle normali gift card a scopo commerciale». Nel frattempo, è salita a 10 milioni 630mila euro la cifra delle donazioni arrivate al network di Agire attraverso sms (al 48541), mentre la raccolta diretta tramite conto corrente ammonta a un milione e mezzo di euro. Soldi che le ong stanno girà trasformando in aiuti concreti per le vittime del terremoto di Haiti: cibo, acqua potabile, interventi sanitari, costruzione di rifugi temporanei, assistenza psicologica ma anche progetti di ricostruzione a lungo termine.
Sono circa 450 gli operatori umanitari – fra essi 22 italiani – delle nove organizzazioni di Agire operative nelle zone colpite dal terremoto. I programmi di prima emergenza sono dislocati in 11 differenti zone di Haiti. Oltre all’allestimento di campi e rifugi per gli sfollati, vengono quotidianamente distribuiti beni di prima necessità, cibo, acqua. Sono molti, inoltre, gli interventi sanitari, concentrati soprattutto nella zona di Les Cayes. A tre settimane dal terremoto, dopo l’analisi dei bisogni e le riunioni di coordinamento con l’Onu e le altre organizzazioni presenti sul terreno, le ong di Agire hanno cominciato a pianificare gli interventi di medio e lungo periodo e di ricostruzione.
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