Non profit
Fondazioni: Guzzetti, la nuova legge è una tomba del non profit
Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri, l'associazione italiane delle fondazione bancarie oggi a Milano
di Redazione
La nuova legge sulle fondazioni bancarie, che ha visto schierati su posizioni opposte il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, l’associazione italiane delle fondazione bancarie, rischia, secondo quest’ultimo, di ”essere la tomba per il non-profit”. E’ quanto ha sostenuto lo stesso Guzzetti intervenendo nel corso di un dibattito dal titolo ‘Liberi di scegliere, dal welfare state alla welfare society’ alla rassegna ‘Progetto citta” a Fieramilano. Guzzetti ha ribadito nel corso del dibattito uno dei temi a lui piu’ cari, ossia il ”ruolo strategico delle fondazioni di natura bancaria nell’attuale periodo di crisi dello stato sociale di fronte a situazioni di poverta’ e disagio in continua crescita”. Commentando la legge predisposta dal governo per modificare la precedente ‘legge Ciampi’ che ha istituito le attuali fondazioni, Guzzetti ha osservato che ”La legislazione italiana impropriamente oggi non usa il termine fondazione per adottare quello di ente conferente”. Secondo Guzzetti, a questo proposito, ”siamo nel pieno di una vicenda vivace che dura da un anno e mezzo”. Il problema posto dalla nuova legge, secondo il presidente dell’Acri, ”oltre alla questione su chi deve comandare all’interno delle fondazioni, e’ la scelta del legislatore di identificare rigidamente 21 settori di intervento, tra i quali le fondazioni ne dovranno scegliere tre”. Una scelta – ha concluso – ”che rischia di essere la tomba del non-profit”.
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