Non profit

Dagli Usa: il nesso con la CCSVI c’è nel 56% dei casi

Su 500 arruolati, l'anomalia è stata riscontrata nel 56% dei pazienti con sclerosi multipla

di Redazione

Dagli Stati Uniti arrivano oggi i primi risultati dall’Universita’ di Buffalo (New York) sulla correlazione tra sclerosi multipla e insufficienza venosa cronica cerebro-spinale (CCSVI). Lo stdui condotto da Robert Zivadinov è una sorta di controverifica dell’ipotesi avanzata lo scorso anno dall’italiano Paolo Zamboni, che ha individuato una relazione tra sclerosi multipla e restringimento delle vene.

Su 500 pazienti arruolati nello studio americano, l’anomalia e’ stata registrata nel 56,4% dei soggetti affetti dalla patologia contro un 22,4% dei 161 soggetti di controllo sani.

”Cautela e ottimismo” sono le impressioni preliminari di Robert Zivadinov. “La sperimentazione e’ ancora agli inizi e bisognera’ aspettare aprile per avere dati in piu’ a conforto della tesi di Zamboni”.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.