Mondo

Presentato lo sciopero del primo marzo

Il comitato promotore spiega le carattersitiche della mobilitazione

di Redazione

Una grande manifestazione non violenta per far capire all’opinione pubblica italiana quanto sia determinante l’apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società. Così è stata descritta dai promotori l’iniziativa ‘Primo marzo 2010 – Una giornata senza di noi’, presentata nella sede capitolina di Legambiente, che ha dato il suo sostegno alla manifestazione. Alla conferenza stampa, cui hano preso parte anche i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, la prima a prendere la parola è stata la giornalista e scrittrice Stefania Ragusa, presidente del Comitato ‘Primo marzo 2010′ che così ne spiega la genesi: “Il comitato è nato il 29 novembre scorso su iniziativa mia e di alcune mie amiche poi si e’ alimentato sul web, grazie a mezzi come Facebook, blog e via discorrendo.

“Il movimento”, continua Ragusa, “si collega e si ispira a quello ‘La journee sans immigree: 24 h sans nou’ nato in Francia su idea di una giornalista marocchina che ha immediamente ottenuto una grande eco”. Ragusa ci tiene a specificare che “il movimento non nasce come reazione ai fatti di Rosarno, e non solo perchè è nato prima, ma anche perche’ sarebbe un’ipocrisia accorgersi del problema immigrazione in Italia solo dopo Rosarno. Il nostro è un obiettivo culturale: vogliamo dare alla gente la possibilità di riflettere sull’importanza degli immigrati per la tenuta della società italiana. Quando saltano i diritti di un gruppo di intervento sociale, è tutta la società che diventa più debole”.

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