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Tornano a casa 122 famiglie di cristiani
Erano fuggiti dalle loro case a Mosul per sfuggire ai miliziani islamisti
di Redazione
Sono rientrati nelle loro case a Mosul, nel nord dell’Iraq, 122 famiglie di cristiani iracheni costretti nei giorni scorsi a fuggire dai propri quartieri a causa delle minacce dei terroristi islamici. Secondo quanto riferisce l’ufficio stampa della provincia di Ninive in una nota, le 122 famiglie cristiane erano fuggite prima delle elezioni del 7 marzo. “Erano scappati nella zona di Sahl Ninive – spiega il consigliere provinciale Ali Mahmoud – accolti dalle famiglie di quell’area. Il governo è impegnato nel garantire a queste persone la sicurezza necessaria per vivere in un paese dove vige lo stato di diritto”. La zona di Mosul, che si trova 400 chilometri a nord di Baghdad, ha visto fuggire nelle settimane che hanno preceduto le elezioni più di mille famiglie cristiane dirette verso la zona di Sahl Ninive dove vive una maggioranza di cittadini di fede cristiana. Durante la campagna elettorale i miliziani islamici hanno infatti ucciso solo a Mosul nove iracheni di fede cristiana.
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