Benzene
Grazie alla legge 413/97 ?Prevenzione dell?inquinamento atmosferico da benzene?, i sindaci possono limitare il traffico se i livelli di benzene, ipa (idrocarburi policiclici aromatici) e particelle sospese superano la soglia d?emergenza.
Carburanti
La riduzione dell?inquinamento è possibile anche attraverso l?uso di combustibili alternativi gassosi (idrogeno, metano), vegetali oppure combustibili liquidi riformulati. Tra questi: il gas naturale compresso (cng), costituito prevalentemente da metano.
Costo
Mantenere un?auto costa all?italiano medio 7 milioni di vecchie lire l?anno. Rispetto al 1994, mantenere e gestire un?auto costa un 16% in più. Ma quali sono i costi sociali, ambientali e sanitari dell?abuso dell?auto privata? Il Conto nazionale dei trasporti 2000 elaborato dagli Amici della Terra stima, per quell?anno, 231.560 miliardi di lire.
DensitàLa crescita vertiginosa dell?uso dell?autoveicolo privato ha portato l?Italia ad avere una densità pari a 1,9 abitante per automobile, quando negli Stati Uniti questo parametro è pari 1,8 abitanti per auto. A fronte però di un territorio che è 31 volte più grande del nostro.
Effetto serra
Il contributo delle autovetture alle emissioni nazionali di CO2 (il principale gas serra, che contribuisce all?aumento delle temperature del pianeta) è pari a 77,6 milioni di tonnellate l?anno.
Incentivi
Ci sono degli incentivi statali per trasformare a gas la propria auto non catalizzata. Questi finanziamenti, pari a 309,87 euro per auto, si applicano a partire dal 5 novembre 2001, per il momento solo alle auto immatricolate tra il 1988 e il 1992, e vengono scalati direttamente dalla fattura dell?installatore. Al momento solo 23 città sono in regola; si accede al bonus se la macchina è in regola con le revisioni e con il bollino blu.
Motorini
In Italia la densità dei motoveicoli per lunghezza della rete stradale, è la più alta dei Paesi industrializzati:106 veicoli/km contro i 32 degli Stati Uniti, i 32 della Francia e i 58 del Giappone. I ciclomotori contribuiscono al 7% delle emissioni di monossido di carbonio nelle città, per il 21% delle emissioni di composti organici non metanici e al 22% delle emissioni di benzene.
Parco auto e bus
Mentre il parco autovetture è in costante svecchiamento, quello dei bus rimane al palo, anzi il rapporto tra mezzi vecchi, con più di 15 anni di anzianità, e nuovi in servizio è triplicato. Mentre per le auto i veicoli circolanti risalenti a prima del 1989 sono il 37,2%, per i bus questa quota è del 60,9.
Piano urbano della mobilità (Pum)
Il Pum, secondo il Piano generale dei trasporti, è il «progetto del sistema di trasporto» di una determinata area; esso comprende, oltre alle opere già esistenti, un insieme di investimenti e di innovazioni organizzativo-gestionali da attuarsi per fasi in un arco temporale non superiore a 10 anni. Gli investimenti per il trasporto collettivo possono riferirsi a infrastrutture, impianti, tecnologie e veicoli, mentre per il trasporto privato solo a infrastrutture, impianti e tecnologie; le innovazioni organizzativo-gestionali sono conseguenti agli investimenti previsti.
Piano urbano del traffico (Put)
Il Codice della strada con l?art. 36 introduce l?obbligo per tutti i Comuni con più di 30mila abitanti, e più in generale tutti i Comuni che presentano problemi di mobilità, di dotarsi del Put, uno strumento con validità limitata a due anni, finalizzato al migliore utilizzo delle infrastrutture esistenti e di quelle programmate a breve periodo.
Salute
Gli anidridi, tra cui si annoverano gli idrocarburi policiclici aromatici e il benzene, sono tossici e cancerogeni. Il monossido di carbonio, in calo grazie all?introduzione della benzina verde ,provoca danni di tipo psicomotorio e agli alveoli polmonari.
Suolo
Tra il 1990 e il 1998, oltre 30mila ettari di suolo sono andati persi per la costruzione di autostrade in Europa . La ferrovia consuma 3,5 volte meno territorio dell?auto.
TempoLa congestione delle nostre città provocata dal traffico urbano incide sulla qualità della vita e sui tempi a disposizione delle persone: è stato calcolato che nel 1997 ciascun abitante di una città con oltre 500mila abitanti ha perso circa 177 ore per motivi imputabili ai rallentamenti o ai blocchi dovuti al traffico congestionato. Se si volesse monetizzare questa perdita di tempo, si avrebbe un danno pari a 25mila miliardi di lire del 1999.
Zonizzazione acustica
Le leggi italiane forniscono sostanzialmente due strumenti di pianificazione urbana gestiti dai Comuni che possono portare a una riduzione del rumore nelle aree urbane. Si tratta della zonizzazione acustica (classificazione del territorio comunale in 6 classi in base ai livelli di rumore) e del Piano di risanamento acustico comunale.
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