Cultura

Iraq: Pax Christi, possibile obiezione di coscienza

Una dichiarazione a Misna: «Speriamo di non dover mai pervenire a quel momento che vedrebbe la coscienza e la fede contrapporsi alle decisioni dei propri governanti»

di Giampaolo Cerri

“Speriamo di non dover mai pervenire a quel momento che vedrebbe la coscienza e la fede contrapporsi alle decisioni dei propri governanti”.
Lo scrive la sezione italiana di Pax Christi. Secondo l’agenzia missionaria cattolica Misna si tratta di un chiaro invito all’obiezione di coscienza. Il documento di Pax Christi continua: “Nel digiuno e nella preghiera abbiamo ringraziato Dio di avere posto parole e gesti di profezia e di parresia (franchezza) nel cuore stesso della Chiesa. Sulle labbra del Pontefice (costruttore di ponti) e di tante donne e uomini che nel mondo si professano credenti. Anche l’incessante azione diplomatica della Santa Sede ci appare oggi come un segno grandioso di resistenza al male della guerra e di annuncio del Vangelo della pace”

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