Cosa prevede
la legge Bersani
Grazie alla legge Bersani, il consumatore ha uno strumento in più per garantirsi l’offerta migliore senza incappare in penali ingiustificate applicate dagli operatori di servizi telefonici e televisivi. La facoltà concessa al consumatore di recedere dai contratti con gli operatori, non solo telefonici ma anche televisivi, senza giustificazioni e in ogni momento ha la chiara finalità di permettere all’utente un raffronto di eventuali proposte contrattuali presenti sul mercato e di scegliere in ogni momento quella migliore. La facoltà di cambiare operatore costituisce inoltre un presupposto affinché possano essere effettivi i diritti costituzionali della libertà di comunicazione e di libertà di iniziativa economica.
Questo il testo della legge:
«I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferirlo presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati da esigenze tecniche e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni. Le clausole difformi sono nulle, fatta salva la facoltà degli operatori di adeguare alle disposizioni del presente articolo i rapporti contrattuali già stipulati alla data dell’entrata in vigore del presente decreto entro i successivi sessanta giorni».
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.