Iraq, negli Usa i sondaggi sostengono Bush

Il sostegno per il Presidente Bush rimane elevato negli Stati Uniti, malgrado la maggior consapevolezza della difficolta’ della campagna militare per la liberazione dell’Iraq che e’ ora diffusa nell’opinione pubblica.

Secondo quanto emerge dal nuovo sondaggio commissionato dal Washington Post e dalla Abc, il 71 per cento degli americani sostiene la politica del Presidente in Iraq, sei punti percentuale in piu’ rispetto a tre giorni fa mentre il 68 per cento approva la politica complessiva della Casa Bianca, la stessa percentuale dell’ultimo rilevamento. Tutto questo malgrado il 54 per cento degli intervistati preveda ora che le forze della coalizione riporteranno un numero ”significativo” di vittime nella guerra, 17 punti in piu’ del giorno successivo alla dichiarazione di guerra del Presidente.

Gli americani continuano a credere nel loro Presidente, malgrado il 45 per cento degli intervistati ammetta ora che la guerra di mesi, non di giorni o settimane, una percentuale di molto superiore al 37 per cento di sei giorni fa.

Otto americani su dieci ritiene comunque che la guerra stia andando bene. Ma solo uno su tre e’ convinto che le operazioni militari stiano procedendo ”molto bene”. Due intervistati su tre ritengono che la guerra per rimuovere Saddam Hussein e per disarmare l’Iraq sta andando come si erano aspettati. Il 19 per cento e’ invece convinto che le cose stiano andando meglio del previsto (nel ’91, dopo i primi giorni dell’Operazione Desert Storm questa percentuale era del 39 per cento), il dieci peggio. Il 95 per cento dei repubblicani sostiene l’intervento militare contro l’Iraq. Mentre solo il 60 per cento dei democratici e di coloro che si dichiarano ”indipendenti” puo’ dire lo stesso. In questo momento il 78 per cento degli uomini sono in favore delle operazioni militari, contro il 66 per cento delle donne. Questo sondaggio e’ il frutto di interviste condotte fra 580 persone domenica.