Una pioggia di bombe ”sulle posizioni della Guardia Repubblica” precedera’ l’attacco a Baghdad: lo ha detto, in un’intervista televisiva, il capo di Stato Maggiore americano, generale Richard Myers. La battaglia di Baghdad, ha aggiunto, non sara’ ne’ rapida ne’ veloce. Del resto, ha precisato, nessuno al Pentagono ha mai usato le parole ”rapida” e ”veloce” a proposito della Guerra del Golfo 2: ”Sara’ dura”, ha avvertito. La decisione di ”martellare” la Guardia repubblicana, prima di attaccarla, e’ una scelta strategica e non significa – ha sottolineato Myers – che i programmi di battaglia siano stati rallentati. Il Comando centrale statunitense ha fatto sapere che per oggi sono previsti 1.400 raid aerei e che l’attivita’ si concentrera’ soprattutto contro la Guardia Repubblicana, le unita’ di elite irachene che potreggono in centri di potere di Saddam Hussein, dentro e fuori Baghdad. Una tempesta di sabbia ”senza precedenti” ha colpito Baghdad questo pomeriggio alle 17.16 (le 15.17 in Italia). ”E’ calata la notte all’improvviso, in meno di cinque minuti” -ha commentato un testimone oculare per cui ”la citta’ e’ ora completamente al buio”. I bombardamenti americani proseguono malgrado il maltempo. I civili cominciano ad abbandonare Baghdad nel timore di rimanere coinvolti in una guerra urbana. ”Le cose sembrano andare peggio ogni ora che passa… non voglio esporre la mia famiglia a diverse settimane di violenti bombardamenti o di combattimenti nelle strade”, racconta sul quotidiano francese Liberation Abu Ahmad, un ufficiale in pensione deciso a raggiungere l’est del paese, considerato piu’ tranquillo. Altri stanno facendo altrettanto a Baghdad, una citta’ di cinque milioni di abitanti dove molte strade un tempo animate cominciano a svuotarsi. Tanti negozi sono chiusi e sono scomparse le file davanti alle stazioni di benzina e alle panetterie.
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