Volontariato
Immigrazione d’altri tempi: Ellis Island nel ricordo della storia
In fase di restauro, grazie all'iniziativa di una Fondazione non profit, lo storico e principale centro di immigrazione degli Stati Uniti
di Giulio Leben

Un corridoio infestato dalle erbacce congiunge il mortuorio ad una piccola e graziosa casupola dove vive il guardiano. Intorno altri 29 edifici da restaurare.
Un’ampia finestra dentro ad una stanza deserta offre ancora la vista suggestiva della Statua della Libertà, così come faceva un tempo, quando venivano messi in quarantena, in questo luogo, i primi immigrati.
Questa è Ellis Island, la parte di Ellis Island che i turisti pero’ non vedono. “Penso sia triste,” ha detto Julianne Smith, 18 anni, di Oregon City, Oregon, in una recente visita. “Dovrebbero rimettere a posto tutti gli edifici.”
Detto, fatto. Il National Park Service e l’associazione non profit Save Ellis Island Foundation hanno promosso una campagna, e proposto una serie di soluzioni per la riqualificazione della zona, una raccolta fondi di circa 300 milioni di dollari che durerà 10 anni circa.
Il progetto prevede il restauro di 30 edifici sparsi sull’isola, dove circa 12 milioni di persone alloggiarono nel corso dei 60 anni in cui Ellis Island fu il principale centro di immigrazione degli Staati Uniti. E che fu chiuso nel 1952.
Maggiori informazioni: http://www.nps.gov/elis/
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