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Nepal: scontri e sangue fra militari e maoisti

Il bilancio è di almeno 38 morti. Negli ultimi sette anni di ribellione sono invece cadute oltre 7mila persone

di Redazione

E’ di almeno 35 maoisti uccisi e di tre militari nepalesi morti il bilancio di una battaglia svoltasi oggi intorno a un caposaldo dei ribelli a poche ore dallo sciopero generale di tre giorni proclamato dall’opposizione. La notizia degli scontri e’ stata data dalla televisione indiana ‘Ndtv’ proprio quando si sperava in una ripresa dei colloqui tra le parti per scongiurare la paralisi del paese.

Si tratta della piu’ massiccia operazione militare degli ultimi mesi, il governo ha deciso di passare alle maniere forti con il rischio di inasprire ulteriormente lo scontro sociale che da anni lacera l’impoverito regno himalayano.

La capitale Kathmandu e alcuni distretti, dove e’ forte la presenza dei ribelli, sono sottoposti al regime di coprifuoco, sulle principali strade di accesso a Kathmandu sono stati intensificati i controlli per prevenire incursioni e attentati. Il mese scorso i ribelli si sono ritirati dall’accordo di tregua che durava da sette mesi accusando il governo di non voler discutere le richieste avanzate. Da parte sua il governo pone come condizione preliminare l’abbandono della violenza praticata dalla guerriglia responsabile di numerosi attacchi negli ultimi tempi contro postazioni militari. I maoisti chiedono un’assemblea costituente per arrivare all’approvazione di una costituzione di stampo comunista e alla cacciata della casa reale, il governo sostiene che non c’e’ bisogno di una nuova legge.

La ribellione maoista contro la monarchia ha provocato settemila morti in sette anni e la paralisi dell’economia che aveva nel turismo una delle sue principali entrate. Nel corso della tregua c’era stata una timida ripresa del turismo, favorita anche da prezzi estremamente favorevoli offerti dalla locale compagnia aerea e dagli alberghi. La ripresa dei combattimenti e i tre giorni di sciopero hanno nuovamente scoraggiato i potenziali visitatori del Nepal.

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