Mondo
Stati Uniti, il boom del community investing
Si tratta di programmi di finanziamento a favore di chi non può accedere al credito per le vie tradizionali. ( a cura di Marco Delugan)
di Redazione
Raddoppio: il patrimonio gestito dalle istituzioni finanziarie statunitensi che si dedicano al community investing è quasi raddoppiato negli ultimi due anni, passando dai 7,6 miliardi di dollari del 2001 ai 14 del 2003. è quanto emerge dai dati presentati dal Community Investment Program a Washington.
Il patrimonio totale gestito dalle CDFIs (Community Development Financial Institutions) è quindi cresciuto dell?83% nel periodo considerato. In particolare, tra il 2001 e il 2003, il patrimonio gestito dalle banche di questo settore è cresciuto di più del 130%; quello gestito dalle credit union e dai loan fund è cresciuto in entrambi i casi del 50%; e quello gestito dai venture capital fund del 58%.
Tra le diverse modalità di impiego del denaro che definiscono il panorama dell?investimento eticamente orientato degli Stati Uniti, il community investing sta così diventando quello caratterizzato dal passo di crescita più sostenuto.
Il community investing consiste in programmi di finanziamento a favore di individui e organizzazioni escluse dalla possibilità di accedere al credito secondo le vie tradizionali, ossia i soggetti considerati non bancabili perché non in possesso delle garanzie finanziarie e reali solitamente ritenute necessarie, come le organizzazioni non profit, o le micro imprese del Sud del mondo (ma anche imprese ?marginali? del Nord del mondo). I progetti finanziati, ad esempio, tentano di alleviare i problemi più tipicamente legati alla povertà: mancanza o inadeguatezza di strutture sociali, difficoltà di avere un lavoro dignitoso e/o di avere una casa, ma anche di riqualificare l?ambiente in aree evolute.
Una delle caratteristiche distintive di questa forma di investimento finanziario, rispetto ad altre forme di investimento eticamente orientato, consiste nel porre l?investitore a diretto contatto con l?impiego del proprio denaro. I prodotti offerti dalle istituzioni di investimento comunitario (community investing) consentono infatti di orientare il risparmio verso progetti specifici e compiutamente definiti: conti correnti, certificati di deposito, libretti di risparmio e prestiti obbligazionari, di volta in volta dedicati a particolari attività sociali, settori economici e aree geografiche.
L?acquisto di azioni di aziende che abbiano superato uno screening di eticità, o la sottoscrizione di quote di fondi di investimento etici (chiamato investimento socialmente responsabile), consente invece all?investitore di premiare l?operato delle aziende selezionate e, in questo modo, di indirizzarne le scelte, ma solo indirettamente.
Il Community Investment Program è stato promosso dalla Social Investment Forum Foundation e da Co-op America, due organizzazioni non profit statunitensi. La prima realizza ricerche e programmi di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dell?investimento responsabile; la seconda fornisce ad individui e aziende linee guida d ipotesi di azione concreta per consumare ed investire in modo eticamente orientato.
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