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Yassin, alta tensione in tutto il Medio Oriente

Numerosi incidenti si sono verificati in Cisgiordania. Migliaia di studenti - mobilitati a Il Cairo. I Fratelli Musulmani: "Aprira' la porta dell' inferno per Israele".

di Redazione

Numerosi incidenti si sono verificati in Cisgiordania, non appena si e’ diffusa la notizia della uccisione del leader di Hamas, Ahmed Yassin. Gli incidenti piu’ gravi sono avvenuti a Hebron, dove si ha notizia di quattro palestinesi feriti. Scontri fra palestinesi ed agenti israeliani sono avvenuti anche nella Citta’ vecchia di Gerusalemme, in prossimita’ della Spianata delle Moschee. Manifestazioni spontanee di protesta sono segnalate anche a Ramallah, Betlemme, Nablus e Tulkarem. In alcune strade della Cisgiordania sono segnalati lanci di sassi contro automobili israeliane.

Migliaia di studenti – alcune fonti riferiscono gia’ diecimila – si sono radunati nel campus universitario dell’ universita’ islamica di Al Azhar scandendo slogan e innalzando ritratto della guida di Hamas uccisa stamattina e cartelli con scritte ostili a Israele e per commemorare lo sceicco Yassin. Sono state bruciate bandiere di Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele. Tre studenti sono usciti dal cancello principale e stazionano sul marciapiede, a fronteggiare il nutritissimo servizio d’ ordine di agenti e guardie schierato lungo tutto il perimetro del campus, con in mano cartelli con le frasi ”siamo tutti Ahmed Yassin”, ”il sangue di Yassin non e’ versato a vuoto”, ”Sharon vigliacco” ”Sharon perfido, Hamas trasformera’ Israele in fiamme”, ”Sharon attento, domani Hamas prepara la tua tomba”. ”Battaglioni Qassam, vendetta, vendetta”, gridano studenti e studentesse, ”Yassin, di’ al tuo popolo che l’ egiziano non si pieghera”’, ”Hanno ucciso sheikh Yassin, dov’e’ la risposta dei musulmani?”. Tra gli slogan scanditi ad alta voce anche ”Il sangue per il sangue”, ”In milioni a Gerusalemme per diventare martiri”. Altre manifestazioni si stanno sviluppando all’ universita’ di Ein Shams, a quella del Cairo ed all’ Universita’ Americana del Cairo, in pieno centro citta’. Poliziotti e servizi di sicurezza hanno disposto transenne e cordoni di uomini armati di manganelli e scudi nelle zone di tutti e tre gli atenei per evitare che gli studenti escano dal campus e si dirigano verso le ambasciate di Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele.

”E’ un crimine che aprira’ la porta dell’ inferno per Israele”. E’ il primo commento al Cairo sull’ uccisione dello sheikh Yassin, da parte di un esponente della confraternita dei Fratelli Musulmani, Mohamed Abdel Quddus, presidente del comitato di difesa dei prigionieri politici. L’ uccisione di Yassin ”non e’ una vittoria per Israele – ha detto all’ Ansa Quddus – perche’ i risultati di questa azione saranno proprio l’ opposto. La resistenza di certo non si calmera’, semmai si infiammera’. E’ un colpo di grazia alla fragile pace ed uno schiaffo in faccia per i dirigenti arabi” ”Quello che e’ successo – valuta infine l’ esponente dei Fratelli Musulmani – accentuera’ l’ odio del popolo egiziano verso Israele”.

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