Mondo
Africa: nuove denuncie traffico d’organi in Mozambico
L'appello dei Servi di Maria, con relative firme di adesione, (finora sono state raggiunte e superate 170.000 documentate sottoscrizioni), verrà consegnato al Parlamento
di Redazione
I frati Servi di Maria e le monache Serve di Maria in riferimento alla scomparsa e al traffico di organi per fini oscuri di oltre cento bambini di Nampula, in Mozambico, hanno promosso nel mese di marzo un appello di sensibilizzazione a tutte le realtà sociali, politiche, religiose e istituzionali affinchè le Autorità competenti nazionali, europee ed internazionali intervenissero efficacemente per interrompere e stroncare quell’orribile situazione a fronte dell?inerzia e dell’incapacità degli organi di polizia mozambicana e delle minacce di morte ricevute dalle suore missionarie di Nampula.
La scomparsa e il traffico di organi per fini oscuri sono stati denunciati, dopo anni di sollecitazioni e indicazioni veritiere, nel febbraio scorso dalle Monache Serve di Maria, dall’Arcivescovo di Nampula, monsignor Tomé Makhweliha e da tutti i religiosi del CIRM e della CONFEREMO; la tragica situazione dei bambini e del turpe traffico di organi e di esseri umani è stata ripresa nell?omelia quaresimale del mercoledì delle ceneri dallo stesso Santo Padre, Giovanni Paolo II, e recentemente, il 9 aprile scorso, confermata dal Presidente della Conferenza Episcopale Mozambicana, l?arcivescovo Jaime Goncalves.
L’appello dei Servi di Maria, con relative firme di adesione, (finora sono state raggiunte e superate 170.000 documentate sottoscrizioni), verrà consegnato al Parlamento Italiano nella persona del Presidente della Camera dei Deputati, on. Pier Ferdinando Casini, al Parlamento Europeo nella persona del suo Presidente, on. Patrick Cox e alla Presidenza della Commissione Europea nella persona del Presidente prof. Romano Prodi, e, ovviamente, all?ambasciatore del Mozambico, dopo aver concordato con i relativi protocolli di segreteria le date specifiche di effettiva consegna.
Un dossier più specifico è stato richiesto e inviato al Presidente del Consiglio d’Europa la cui Presidenza, in questo semestre, è guidata dal Presidente del Consiglio irlandese Bertie Ahern; una copia di tale dossier, infine, sarà inviata all’Alto Commissariato dei Diritti Umani di Ginevra.
La partecipazione della gente al dolore per questa realtà di orrore è stata intensa e viva, numerosissime sono state le adesioni e la mobilitazione di associazioni nazionali e internazionali, di personalità culturali, politiche, religiose, sportive, che intendiamo ringraziare pubblicamente e che ci è impossibile raggiungere uno ad uno.
I frati Servi di Maria sono addolorati, infine, per quei tentativi di alcuni organi di stampa ed di istituzioni che, dopo un assordante silenzio e a differenza di alcuni coraggiosi reportage giornalistici e radiotelevisivi, si sono spesi superficialmente per ridimensionare e sminuire, se non per deformare e disconoscere, i fatti denunciati tramite argomentazioni politico-diplomatiche o veline giornalistiche più interessate a proteggere gli interessi economici e di rappresentanza di alcune organizzazioni, o a contrapporre assurde priorità d’intervento tra bambini che muoiono di fame e bambini destinati al traffico di organi o avviati alla prostituzione, che ad esprimere una reale necessità informativa e investigativa di verità e giustizia.
Verità e giustizia: questo era quanto chiedeva tutta la angosciata realtà ecclesiale e civile del Mozambico e quanto sostengono le migliaia di adesioni pervenute dopo l’appello dei Serviti. Questo è quanto torniamo a chiedere oggi nell’urgenza di un orrore che continua a perpetuarsi non solo in Mozambico e nell’imminenza della manifestazione Italia/Africa2004 che si terrà qui a Roma nei prossimi giorni e in cui ci auguriamo non venga omesso il ricordo dei bambini di Nampula e la condanna del turpe traffico di organi, senza se e senza ma.
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