Mondo
Iraq: Zapatero, ecco perché ho deciso il ritiro
Le ragioni di Zapatero in una lunga intervista a 'El Mundo', ripresa da 'Il Corriere della Sera'
di Redazione
”I promotori della guerra in Iraq, partiti da un errore iniziale, adesso hanno deviato verso un discorso con poco fondamento. La guerra in Iraq è stata fatta per cercare le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. Perché adesso discutiamo di terrorismo?”. In una lunga intervista a ‘El Mundo’, ripresa da ‘Il Corriere della Sera’, lo afferma il primo ministro spagnolo Jose’ Louis Rodriguez Zapatero, aggiungendo che ”le armi non sono comparse. Tutti i servizi di intelligence allora dissero con chiarezza che il regime orribile di Saddam non aveva nessun legame con il terrorismo… Adesso son dovuti andare verso il grande inganno del terrorismo”. Cosi’ Zapatero spiega perche’ ha deciso il ritiro dalle truppe spagnole dall’Iraq, dicendosi convinto che ”non si puo’ combattere il terrorismo internazionale con i metodi della guerra convenzionale”. ”Il governo che presiedo non accettera’ mai il ricatto di un gruppo terrorista -aggiunge poi il leader socialista spagnolo- L’unica cosa che faremo con il terrorismo sarà combatterlo con tutta la forza dello Stato e della legge”, sottolineando che si tratta di una ”priorita’ assoluta” del suo governo. Quanto alla Ue, e al potere ottenuto dalla Spagna a Nizza, Zapatero rileva che ”non è mai entrato in vigore. Pertanto credo -dice- che bisogna vederlo da un’altra prospettiva. I margini sul potere dei grandi Paesi, Francia, Germania e Italia sono piccoli. Secondo me, è più importante il peso della leadership che avere 0,5 voti in più nel momento del calcolo di fronte a una minoranza di veto. Logicamente difenderemo il diritto ad avere la massima rappresentanza. Arriveremo a un accordo, la Costituzione europea si farà sotto la presidenza irlandese. Il mio obiettivo è che questa Costituzione sia firmata a Madrid: un omaggio alle vittime dell’11 marzo”.
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