Volontariato

Tu quoque, Sting. Perché quest’autobiografia?

Recensione del prossimo libro scritto dal celebre cantante.

di Redazione

Non è molto educato sconsigliare un libro che non è ancora uscito, ma l?amore per Sting ci porta anche a questo. L?impagabile cantante inglese ha infatti deciso di dare alle stampe una sua autobiografia, in uscita, per l?Italia, da Mondadori. Niente di male: anche lui come tanti. Ma dall?anteprima che un settimanale ci ha offerto, abbiamo dedotto alcune cose decisamente poco consone all?eleganza di Sting. La prima è che l?autobiografia è stata scritta per correggere biografie precedentemente uscite. Dal cantante intellettualmente più sobrio e ironico, questa è una caduta che non ci aspettavamo. La seconda è la scrittura del libro, con quel ritmo eternamente adolescenziale, con quei pensieri sempre sul filo della banalità e quelle notazioni ombelicali. Magari la lettura completa ci potrebbe smentire. Ma sinceramente non vogliamo correre rischi. Di Sting ci bastano e avanzano le decine di meravigliose canzoni che ha scritto. Le sue pagine sicuramente non suonano così.

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