Volontariato
Bush a Roma: Slogan dementi e vergognosi nel corteo
Gino Strada: "Chi ha urlato quegli slogan non c'entra nulla con il movimento per la pace"
di Redazione
‘Dieci, cento, mille Nassiriya”. Questo slogan e’ riecheggiato dal corteo degli antagonisti, una delle ali piu’ dure del movimento, mentre sfilava dal quartiere Testaccio verso Piazza Venezia. Tra gli altri slogan anche: ”via,via,via da Nassiriya”. Quest’ultimo coro e’ stato intonato proprio quando il corte, formato da un migliaio di manifestanti, e’ arrivato in Piazza Venezia. Gli slogan a favore della strage di Nassiriya sono continuati anche ai piedi dell’Altare della Patria, nel tratto iniziale di via dei Fori Imperiali. I manifestanti, rivolti ai carabinieri, hanno gridato: ”A Nassiriya, andate a Nassiriya” e ”Assassini, assassini. Buffoni, buffoni”. In piazza Venezia, intorno alle 13, c’e’ stato qualche momento di tensione quando alcuni manifestanti a volto coperto hanno scritto con una bomboletta spray nera su un muro laterale dell’ Altare della Patria, proprio all’inizio di via dei Fori Imperiali ”Assassini” con accanto la A di anarchia. Il corteo ora sta sfilando su via dei Fori Imperiali. ”Questi individui, gruppi, organizzazioni, sono estranei al movimento per la pace perche’ inneggiano, o peggio praticano, la violenza”. Cosi’ Gino Strada, fondatore di Emergency, commenta gli slogan inneggianti a Nassiriya sentiti questa mattina a Roma e gli incendi dei cassonetti. ”Guerra, terrorismo e violenza sono una cosa sola – prosegue Strada – chi compie questi gesti danneggia e diffama consapevolmente chi crede nella pace, concentrando l’attenzione sui cassonetti o su slogan idioti e vergognosi anziche’ sul contenuto della guerra e dell’opposizione alla guerra”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.