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Guerriglia in Congo: già quasi 3mila i rifugiati in Burundi

Sono fuggiti dopo aver appreso la notizia degli scontri verificatisi a Bukavu. Le notizie dall'Unhcr

di Benedetta Verrini

Un team di operatori dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), rientrato la scorsa notte da una missione al confine tra Burundi e Repubblica Democratica del Congo (RDC), ha riferito dell’arrivo in Burundi di oltre 2.800 rifugiati congolesi nei giorni scorsi.

In collaborazione con le altre agenzie ONU e con le organizzazioni non governative operanti nella regione, l’UNHCR ha dato inizio ad una distribuzione di aiuti d’emergenza e di aiuti alimentari per dieci giorni, forniti questi ultimi dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP).

Dallo scorso mercoledì, sono 1.652 i congolesi giunti a Gatumba in Burundi, sull’estremità settentrionale del lago Tanganica. Questi rifugiati, la maggioranza dei quali è costituita da donne e bambini provenienti dalla città congolese di Uvira, sarebbero fuggiti dopo aver appreso la notizia degli scontri verificatisi a Bukavu. I rifugiati sarebbero in buone condizioni di salute e sono stati temporaneamente accolti in una struttura già utilizzata per i rifugiati giunti nel 2002 e successivamente trasferiti nel campo di Gasorwe, a distanza di sicurezza dal confine.

Altri tre gruppi di rifugiati hanno attraversato il confine entrando nella provincia settentrionale di Cibitoke. Il primo gruppo – composto da circa 60 persone fuggite dalle città di Ngueshi, Walungu, Kamanyola, Luvunge e Katogote – è stato accolto nel Centro pubblico di Rugombo. Un secondo gruppo, di 100 persone, si trova in una località a circa 3 chilometri ed è composto principalmente da studenti che si sono uniti ai loro familiari in fuga. Il terzo gruppo, di 1.040 rifugiati, si trova invece nel centro della città di Cibitoke e proviene da Bwegera, nella RDC. Per arrivare in Burundi hanno dovuto attraversare il fiume Ruzizi, servendosi anche di taniche per l’acqua come galleggianti.

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