Formazione
Saluto per Tom Benetollo da Attac Italia
Cordoglio per la scomparsa del presidente nazionale Arci da parte di Attac Italia
di Redazione
Stamani, Tom Benetollo ci ha lasciati, per un malore improvviso e fatale.
Lo salutiamo con tutto l’affetto per un amico e un compagno. Ad Eva, Gabriele, Raffaella e a tutta l’Arci va il nostro abbraccio commosso.
Nato nel 1951, vicino a Padova, “ragazzo di periferia e di campagna” (come lui stesso si definiva) aveva da ragazzo girato in barca e in autostop le strade d’Europa, appassionato di libri e musica, aveva partecipato ai movimenti, poi nel Pci. Da subito pacifista, davanti alle carceri per la libertà degli obiettori di coscienza, si dichiara tale per solidarietà ed evita la prigione solo perché arriva la legge sull’obiezione. Lavora con Tina Merlin a l’Unità, in cerca di “persone e classi che vanno in paradiso”. Negli anni ’80 si concentra su disarmo e antirazzismo, poi sui nuovi conflitti, dalla Bosnia alla Palestina. Da presidente dell’Arci, è fin dal primo momento coi movimenti, una scelta di campo lungimirante; Genova, Porto Alegre, il 15 febbraio, la lotta contro i Cpt, e tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, non sarebbe stato senza Tom.
Ieri Tom era impegnato a Roma in un dibattito sui destini della sinistra dove aveva parlato della necessaria “rivoluzione” della politica schiacciata tra il riformismo del “niente subito” e il massimalismo del “tutto mai”.
Il suo messaggio di pace, nonviolenza, costruzione sociale del cambiamento e partecipazione, ci consegna la serenità e la convinzione che un altro mondo è possibile.
Grazie Tom.
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