Mondo
Iraq, Bremer ha già lasciato il Paese
L'ex governatore è in volo alla volta di Washington
di Redazione
L’Iraq ha recuperato oggi la sua sovranita’ formale, dopo piu’ di 13 mesi di occupazione, alle 10:26 (ora locale) di Baghdad. Il governatore statunitense, Paul Bremer, e’ gia’ ripartito alla volta di Washington. Il passaggio di poteri, a sorpresa, e’ stato anticipato a stamane, anziche’ avvenire in forma solenne il 30 giugno, e la cerimonia, essenziale e di basso profilo, si e’ svolta nella cosidetta ”zona verde” della capitale irachena, l’area superprotetta dove finora hanno svolto il loro lavoro gli uffici della coalizione e dell’amministrazione provvisoria irachena. Verso le 10:00 ora locale, in un salottino dalle pareti bianche, divani foderati di stoffa giallo ocra, sono arrivati alla spicciolata il governatore statunitense Paul Bremer, il primo ministro iracheno Iyad Allawi, il presidente iracheno Ghazi al-Yaouar,il vice primo ministro, Borham Saleh, il presidente della Corte Suprema irachena, e altri due o tre notabili. Tutti i presenti erano vestiti in abiti occidentali, tranne il presidente al- Yaouar, che indossava una tradizionale veste araba, color oro, e in testa portava una kefiah bianca. La cerimonia e’ stata molto breve. Il piccolo gruppo e’ rimasto in piedi, mentre Bremer ha letto un discorso di pochi minuti: oggi – ha spiegato- e’ una giornata storica, da cui non si tornera’ indietro; rimaniamo impegnati – ha aggiunto – a fare dell’Iraq un paese democratico e stabile, che possa svolgere un importante ruolo nella comunita’ internazionale. Alle 10:26 esatte, quando il governatore statunitense, dopo aver finito il suo saluto, ha passato ad Allawi il documento che sancisce il passaggio di poteri al governo iracheno, alcune pagine rivestite con una sovracopertina di pelle blu’, e’ scattato un accenno di applauso.
”E’ un giorno, questo, che ogni iracheno aspettava da tanto tempo”, ha commentato il presidente al-Yaouar. ”Oggi abbiamo riottenuto la nostra sovranita”’, gli ha fatto eco il premier Allawi. Quanto alla sicurezza, il primo ministro iracheno, parlando subito dopo la cerimonia, ha detto che i compiti di polizia spetteranno esclusivamente agli iracheni, e in una conferenza stampa che dovrebbe tenere tra breve a Baghdad spieghera’ con ogni probabilita’ quali misure intende prendere per fronteggiare la situazione di violenza e caos in cui versa il Paese.
Allawi ha anche ribadito che rispettera’ la data del 2 gennaio 2005 per le prossime elezioni politiche. Il suo governo giurera’ formalmente entro due giorni. Le voci su una possibile anticipazione del passaggio di poteri, rispetto alla data ufficiale del 30 giugno, erano cominciate a circolare sin dalla prima mattina a Baghdad ed erano immediatamente rimbalzate al vertice Nato di Istanbul, dove si trovavano anche il ministro degli esteri e della difesa iracheni. Una fonte del primo ministro Allawi aveva rivelato che la cerimonia si sarebbe svolta probabilmente oggi. E circa una mezz’ora dopo, alle 10:37 ora locale, la bandiera irachena e’ stata issata sul tetto della sede che finora era appartenuta alla Cpa, la coalizione provvisoria, che da oggi sara’ ufficialmente smantellata. Era il segnale che il passaggio delle consegne era ormai avvenuto e infatti,all’interno del palazzo, le porte del salottino della cerimonia si aprivano ai giornalisti, mentre Bremer e i suoi interlocutori iracheni finalmente si sedevano sui divani foderati di giallo.
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