Cultura
Darfur: vaccinati 2 milioni di bambini
Ma Unicef e Oms avvertono: "Centinaia di migliaia non possono essere raggiunti a causa della persistente insicurezza"
L’Unicef e l’Oms hanno annunciato oggi che 2 milioni di bambini nel Darfur sono stati vaccinati contro il morbillo, ma altri centinaia di migliaia non possono essere raggiunti a causa della persistente insicurezza.
Secondo l’Unicef e l’Oms, oltre 2.000 squadre di vaccinazione, formate in larga parte dal Ministero della Sanità, si sono spinte nei settori più remoti delle zone maggiormente pericolose del Darfur durante la grande campagna mensile di vaccinazioni.
?Siamo arrivati fin dove potevamo dato il pericolo – ha detto il Direttore generale dell’Unicef Carol Bellamy- riteniamo che oltre 500 mila bambini non possono essere ancora raggiunti. Il governo del Sudan ora appoggia la dichiarazione di ?Giornate di tranquillità?per consentirci di somministrare questi vaccini salvavita ai bambini che sono rimasti esclusi?.
L’Unicef e l’Oms hanno spesso attraversato le linee di combattimento in altri tormentati conflitti durante le Giornate di tranquillità negoziate tra le parti in lotta.
?Desta una speciale preoccupazione il Darfur occidentale, dove la metà dei bambini rimane irraggiungibile – ha dichiarato Bellamy – siamo pronti a continuare le campagne in queste aree, ma è necessario che il governo sudanese e tutti i gruppi in conflitto garantiscano la sicurezza delle squadre di vaccinazioni?.
Nelle settimane precedenti la campagna, casi di morbillo tra i bambini erano assai diffusi, con un grande numero di morti tra i bambini che vivono nei campi per sfollati. Il Ministero della sanità ha risposto a questa emergenza istituendo posti di vaccinazione nei campi, ma la trasmissione è continuata nelle comunità vicine. Le squadre di vaccinazione hanno informato l’Unicef e l’Oms di essere stati circondati da folle di madri che chiedevano di vaccinare i loro bambini.
Per far fronte alla drammatica situazione dell’area, il Comitato Italiano per l’Unicef Italia ha già trasferito 300.000 euro per i bambini del Darfur, ma servono altri fondi per poter portar avanti i programmi di assistenza alle popolazioni vittime di questa emergenza, sia in Sudan, sia in Ciad.
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