Volontariato
Bossi-Fini. Le reazioni della politica alla sentenza della Corte
Polemiche dopo la sentenza della Corte che dichiara incostituzionale parte della Bossi-Fini. Pisanu getta acqua sul fuoco, 'opposizione si scatena
di Redazione
In serata Pisanu getta acqua sul fuoco -”gia’ domani in consiglio dei ministri provvederemo ad adeguare alcune norme della Bossi-Fini alle indicazioni della Consulta” – ma la bocciatura di parti della legge sull’immigrazione arrivata in mattinata dalla Corte Costituzionale ha sollevato per tutto il giorno una valanga di prese di posizione di diverso segno.
Minimizzano gli effetti della pronuncia gli esponenti della maggioranza. ”La decisione della Corte, con l’unica eccezione della norma relativa all’arresto obbligatorio – osserva Giuseppe Consolo (An), componente della commissione Giustizia di Palazzo Madama – conferma in buona sostanza la fondatezza generale della normativa sull’immigrazione cosi’ come regolata dalla Bossi-Fini”. ”Il Governo – assicura Luca Volonte’ (Udc)- correggera’ gli aspetti” controversi. ”Una cosa e’ certa – aggiunge Isabella Bertolini (FI) relatrice alla Camera della Bossi-Fini – la Cdl non verra’ meno a un principio cardine della Legge, quello della lotta alla clandestinita”’. Toni piu’ accesi dagli esponenti leghisti. Secondo l’europarlamentare Borghezio la sentenza della Consulta ”colpisce al cuore la legge Bossi-Fini” e ” i giudici – aggiunge il vicepresidente della Lega Nord a Montecitorio Federico Bricolo – si sono bruciati in un sol colpo quel poco di credibilita’ che ancora avevano”. Si tratta – per Roberto Calderoli – di una ”sentenza ideologica che va contro la gente”.
Di tutt’altro tenore le reazioni delle forze di opposizione che apprezzano il parere espresso dalla Corte. ”Grazie a Dio esiste la Consulta” sbotta Castagnetti (DL). ” E’ la vittoria della Costituzione – commenta Giuliano Pisapia (Prc) – sull’arroganza di una maggioranza parlamentare che ha cercato di imporre norme inammissibili e inaccettabili in un Paese democratico”. ”Il Governo prenda atto del fallimento della Bossi-Fini” e’ l’esortazione che arriva da Livia Turco (Ds) mentre per Bertinotti e’ ora di ”riaprire il capitolo dei diritti degli immigrati”. ”Un altro flop del Governo” sostiene il capogruppo del Pdci Marco Rizzo. D’accordo con lui Antonio Di Pietro (Italia dei valori): ”ne avessero azzeccata una in materia di giustizia”. ”Dalla Corte e’ arrivato un richiamo di civilta’. La Bossi-Fini e’ incostituzionale e razzista e va cancellata” affermano i Verdi Pecoraro Scanio e Cento. Le leggi ”nate sotto la spinta della demagogia – fa notare Ugo Intini (Sdi)- non reggono a un esame basato sui principi di civilta’ giuridica”. Schierati a fianco dei giudici costituzionali anche sindacati e associazioni della societa’ civile. Quella sull’immigrazione – ricorda la Cgil – e’ ”una normativa che ha il primato del numero di ricorsi pendenti presso la Corte costituzionale”. ”La sentenza di oggi – commenta Edoardo Patriarca, portavoce del Forum del terzo settore – conferma tutte le perplessita’ a suo tempo da noi espresse”. Il passo successivo, a parere della fondazione Migrantes (Cei) ”potrebbe essere la revisione della legge”. In serata anche il presidente del Senato Marcello Pera interviene sulla sentenza e mette in guardia dall’eccesso di misure di garanzia rispetto all’immigrazione clandestina. ”Se si insiste molto sulle garanzie – avverte – una misura di sicurezza come, ad esempio, un’espulsione amministrativa, un accompagnamento o una restituzione diventa praticamente impossibile da eseguire”.
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