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Iraq: l’ultimo cooperante italiano lascia Baghdad

Oggi l'ultimo volontario italiano delle ong ancora a Baghdad lascia, per motivi di sicurezza, la capitale irachena

di Redazione

Oggi l’ultimo volontario italiano delle ong ancora a Baghdad lascia, per motivi di sicurezza, la capitale irachena. L’infermiere di Movimondo, Giancarlo R., e’ diretto a Damasco da dove continuera’ a coordinare le attivita’ dell’organizzazione a Baghdad per mezzo di collaboratori locali. Si conferma cosi’ la condivisa strategia delle ong italiane che proseguono, anche se non con la presenza diretta sul luogo di operatori italiani, le attivita’ umanitarie: chi dalla Giordania (in particolare da Amman), chi dalla Siria, tutte le ong hanno deciso di continuare il lavoro, di non abbandonare a se stessa Baghdad. Gli unici volontari italiani, ancora nella capitale, sono quelli della Croce Rossa Italiana. Venticinque, al momento, impegnati nell’assistenza medico-sanitaria agli iracheni presso l’ospedale Medical City. In un anno e mezzo di attivita’ sono state 80 mila le prestazioni effettuate . Tranquilli e sereni, i volontari della Cri non sottovalutano pero’ l’accentuarsi della tensione in citta’. Le misure di sicurezza sono all’ordine del giorno: la loro vita trascorre soprattutto in ospedale. Le uscite sono un fatto eccezionale. La missione della Cri, finanziata dal ministero degli esteri, durera’, salvo proroghe, durera’ fino al 31 dicembre 2004. L’ organizzazione, guidata da Maurizio Scelli – protagonista delle trattative nei precedenti sequestri che hanno interessato italiani – e’ giunta a Baghdad nel maggio 2003 dove, prima di spostarsi al Medical City, ha gestito un ospedale da campo.

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