Cultura

Missionari a Montesilvano: l’Africa è un continente vivo

Ieri la tavola rotonda sull'Africa a Montesilvano (Pescara), dove si tiene il terzo convegno nazionale dei missionari sparsi nei diversi continenti del Pianeta.

di Emanuela Citterio

Un’Africa tollerante, curiosa e viva emerge dai missionari riuniti a Montesilvano (Pescara), dove si tiene il terzo convegno nazionale dei missionari sparsi nei diversi continenti del Pianeta.
A darne notizia è l’agenzia Misna. Secondo la quale a confrontarsi ieri, durante la tavola rotonda sull’Africa, sono stati i due voldi di questo continente. Da una parte il suo volto sofferente, stremato dall’Aids e dai conflitti per lo sfruttamento delle risorse, dall’altra la sua insopprimibile vitalità.
“La vita è delicata, minacciata e fragile e l’Africa questo lo sa bene” ha detto padre Francesco Pierli, missionario comboniano in Kenya. “L’Africa è un continente al servizio della vita e fare missione in Africa vuol dire credere nella vita con tutta la forza”.

“L’Africa non è destinata alla morte, ma alla liberazione, alla dignità umana e alla salvezza” ha sottolineato monsignor Laurent Monsengwo Pasinya, vescovo di Kisangani e presidente della Conferenza episcopale della Repubblica democratica del Congo.

Il vescovo congolese ha denunciato con forza il traffico d’armi che alimenta i conflitti nel pianeta: “Quelli che vendono le armi non sono africani, chi traffica le armi non è africano; eppure con tutti i conflitti, le disgrazie e le guerre che l’affliggono, quest’Africa resta mezza morta sulla strada dello sviluppo”.

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