Welfare

Alcol: 7 giovani italiani su 100 ne sono dipendenti

Le cifre sono alte, ma sempre meno che nel resto d'Europa

di Gabriella Meroni

Maschio, fra i 20 e i 25 anni, del nordest, con tendenza ad abusare di alcool soprattutto lontano dai pasti. E’ questo l’identikit di chi eccede nel bere nel nostro paese. Secondo i dati dell’ Eurobarometro presentati oggi in un convegno dal titolo ”I giovani e l’alcool” presso la Fondazione Santa Lucia a Roma, i ragazzi italiani bevono meno dei loro coetanei inglesi, danesi o finlandesi, ma la percentuale dei giovani italiani di eta’ compresa fra i 15 e i 24 anni che consuma alcool, sebbene non ne sia dipendente, e’ alta,e del 77%. Il 7%, secondo i dati forniti, ammette di bere fino ad ubriacarsi almeno 3 volte la settimana. La percentuale e’ comunque molto lontana dal 36% dei giovani della Danimarca. ”Ci sono fattori culturali protettivi in Italia – ha spiegato il prof. Enrico Tempesta, presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio permanente sui giovani e l’alcool – da noi i giovani e gli adolescenti disapprovano e tendono ad escludere dal loro gruppo il coetaneo che eccede o si ubriaca”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.