Economia
l’Antitrust contro le banche dati delle assicurazioni
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l’Autorità garante della concorrenza, al termine di una lunga indagine, ha censurato l’uso da parte delle imprese assicuratrici di una banca dati a pagamento, la Aequos, contenente informazioni sulle polizze vita. Il fatto singolare è che i dati erano pubblici, contenuti nelle note informative allegate ai contratti assicurativi. Ma l’Antitrust ha ritenuto che farli raccogliere in una banca dati condivisa fosse uno strumento per restringere la concorrenza; anche perché i consumatori non hanno accesso alla banca dati, che sarebbe invece utilissima per loro. Ma i dati non erano pubblici? Sì, ma non di pubblico dominio, ovvero non accessibili con facilità e senza costi dal comune cittadino: una distinzione sottile ma importante fatta da Tesauro. La decisione dell’Antitrust è stata presa contro il parere dell’Isvap, il controllore pubblico delle assicurazioni.
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