Modelli di leadership

Donne che fanno la differenza: l’home page di VITA.IT per l’8 marzo

Quindici ritratti che raccontano di altrettante donne che nel loro impegno sociale quotidiano costruiscono un mondo alternativo al modello ipercompetitivo, consumista e machista di Trump e Putin

di Stefano Arduini

Luigina Mortari nel suo bellissimo Filosofia della cura scrive: «La cura è un valore essenziale e irrinunciabile. Senza la cura la vita non può fiorire». Martin Heiddeger in Essere e tempo aggiunge: «Ognuno è quello che fa e di cui si cura». L’8 e il 9 marzo l’home page di vita.it sarà animata da dialoghi e ritratti con donne che hanno scelto di dedicare il loro tempo e il loro impegno alla cura, in senso largo. Una cura che fiorisce nel fare la differenza.

Ognuna di loro, non conta in quale contesto e in quale dimensione, esprime una leadership che rifiuta il conformismo dell’as usual (“si è sempre fatto così e quindi è giusto fare così”) per aprire nuovi varchi e generare nuovi sguardi. In qualche modo sono tutte donne che fanno la differenza fra quello che hanno trovato e quello che lasceranno.

Leggere queste interviste offre l’occasione di aprire porte senza trincerarsi in luoghi comuni. Dice per esempio Miriam Cresta, l’anima di Junior Achievement in Italia: «Da tempo si parla di leadership femminile come di un modello che enfatizza empatia, intelligenza emotiva e collaborazione, producendo effetti positivi sulla collettività. Tuttavia, queste qualità non sono esclusive di un genere, ma possono essere coltivate da chiunque». Anche gli uomini possono essere empatici, emotivi e collaborativi. Le leadership femminili posso essere anche degli uomini. Perché indicano una strada possibile per costruire relazioni di aiuto e di cura reciproca. Sono le fondamenta di una società dell’ascolto, del dialogo e della cooperazione quando mai necessarie per smarcarsi da modelli sociali ipercompetitivi, consumistici e machisti che hanno in Trump e Putin due campioni della nostra contemporaneità.

Buon 8 marzo.

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