Villaggio di Tuwani, sulle colline a sud di Ebron. Cinque bambini palestinesi vanno a piedi verso la scuola. Dietro di loro, come ogni giorno, seguono quattro convogli: una jeep di militari israeliani, una della polizia, la terza dell?amministrazione civile, la quarta della forza speciale per la sicurezza dei coloni. È un paradosso quotidiano che dice molto della sicurezza in questa regione dei territori. A Tuwani non c?è l?energia elettrica e la gente deve andare a prendere l?acqua nei pozzi. Ma soprattutto è diventato quasi impossibile mandare i bambini a scuola. I problemi arrivano dalla vicina colonia israeliana Mahon, abitata da appartenenti a una corrente radicale nazional-religiosa. Racconta un volontario dell?associazione Papa Giovanni XXIII, che chiede di non pubblicare il suo nome: «Ci sono tre strade per arrivare alla scuola di Tuwani: la più breve passa per la colonia dei nazionalisti; la seconda, più esterna, richiede circa 45 minuti di percorrenza; la terza è di un?ora e mezza nel deserto. Ora percorriamo quest?ultima scortati da questa specie di carosello farsesco delle quattro jeep. I bambini davanti a piedi».
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