Sostenibilità

Wwf: “Ciampi respinga anche la delega sull’ambiente”

Viola due profili costituzionali: quello relativo all'ampiezza e al tempo della delega e quello relativo alla tutela del paesaggio

di Benedetta Verrini

”Il rinvio alle Camere della Legge di riordino giudiziario dimostra quanto siano importanti l’ indipendenza e il ruolo che in termini di garanzia costituzionale il Presidente della Repubblica rappresenta, ora Ciampi respinga anche la legge delega sull’ambiente perche’ viola la Costituzione e le norme europee”.
Questo il rinnovato appello al Capo dello Stato lanciato dal Wwf a non sottoscrivere il testo voluto dal Governo e approvato dalle Camere. In una nota sottoscritta da 15 associazioni ambientaliste, la Legge Delega in campo ambientale, ricorda il Wwf, viola due profili costituzionali: quello relativo all’ampiezza e al tempo della delega (la Costituzione prevede, infatti, che la delega sia puntuale e temporalmente ristretta) e quello relativo alla tutela del paesaggio prevista dall’art. 9 (palesemente violata con le disposizioni previste per la sanatoria paesaggistica).

Il provvedimento, sempre secondo quanto riferisce il Wwf, viola pero’ anche alcuni aspetti della normativa comunitaria e in particolare quelli relativi ai rifiuti, e questo avviene solo dopo poche settimane che la Corte di Giustizia Europea si sia chiaramente espressa contro l’Italia per quanto riguarda i rottami ferrosi e le cosiddette materie prime e seconde. ”Il fatto che il Governo abbia imposto al Parlamento con il voto di fiducia normative in palese contrasto non solo con le direttive comunitarie ma anche con le sentenze della Corte di Giustizia Europea – afferma il Wwf in una nota – costituisce una forzatura istituzionale di assoluta gravita’. In questo senso invitiamo il Capo dello Stato a valutare non solo gli aspetti costituzionali ma anche quelli relativi al diritto internazionali”.

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