Famiglia

Unicef: pochissimi i bambini realmente abbandonati in Asia

“Sono quasi tutti con le loro famiglie, con un nonno o uno zio, un parente che si prende cura di lui''. A dichiararlo è Gianfranco Rotigliano, rappresentante dell'Unicef dell'Indonesia

di Benedetta Verrini

Di bambini veramente abbandonati, dopo il maremoto, ce ne sono davvero molto pochi: ?Sono quasi tutti con le loro famiglie, con un nonno o uno zio, un parente che si prende cura di lui”. A dichiararlo è Gianfranco Rotigliano, rappresentante dell’Unicef dell’Indonesia, rientrato proprio oggi a Roma.

Nessuna ulteriore conferma ne’ denuncia e’ venuta dal rappresentante dell’Unicef sui rischi peggiori che starebbero correndo i bambini di quei paesi. Sul traffico, in particolare, ha affermato ”che non c’e’ notizia di impennate di casi” e sulle voci relative a un presunto reclutamento dei bambini da parte della guerriglia: ”non ho alcuna informazione in tal senso – ha osservato – sarebbe pero’ strano un fenomeno di questo tipo, in un momento in cui c’e’ piu’ vigilanza e le famiglie si ricompattano”.
Rotigliano ha precisato che ”il sistema delle famiglie ha funzionato. Se un bambino ha perso un genitore, magari due, di lui si e’ preso cura un parente. I bambini soli sono quasi tutti con le loro famiglie. Noi di bambini veramente abbandonati ne abbiamo visti molto pochi, magari ne vedremo ancora ma al momento e’ cosi”’. Per il rappresentante dell’Unicef, nella zona c’e’ ancora un importante stato di emergenza, il rischio epidemie resta e molte aree non sono ancora state aperte ai soccorsi.

Sottolineando che avere cifre affidabili sui minori coinvolti nel maremoto e’ molto difficile (”non ce l’ha nessuno, certamente hanno pagato il prezzo piu’ alto essendo i piu’ deboli; da tener presente che il 40-45% della popolazione in Indonesia ha meno di 15 anni”), Rotigliano ha parlato di una situazione ancora fortemente in crisi, ”l’emergenza acuta durera’ ancora un po’: lo spettacolo e’ spaventoso, ancora si cercano i cadaveri. L’onda e’ arrivata all’interno fino a quattro chilometri dalla costa”.

Sul rischio traffico dei minori, Rotigliano ha aggiunto che ”la zona colpita dal maremoto e’ a rischio da sempre ma non possiamo dire che oggi c’e’ un aumento significativo dei casi, anche se questo non vuol dire che non ci siano. Il governo indonesiano ha agito in modo corretto quando, dopo la nostra segnalazione, ha proibito ogni uscita dei bambini dal paese. Ha anche arrestato due persone ed interrogato altri. Certamente oggi c’e’ una vigilanza forse superiore a prima”.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.