Cultura

Responsabilità sociale d’impresa: scettico The economist

La copertina del prestigioso settimanale è dedicata alla CSR

di Sara De Carli

L’azienda in copertina ha una facciata bianca e azzurra, pulita pulita. Addirittura ha le ali. Più paradisiaco di così… Ma l’ombra che proietta, su uno sfondo infuocato, ha diaboliche corna.
The economist, il prestigioso settimanale economico, dedica la copertina del numero in uscita alla responsabilità sociale d’impresa, ma fin dal primo approccio lascia trasparire i suoi dubbi. Il titolo infatti è “The good company. A sceptical look at corporate social responsibility”.

Tra i rischi che sono all’origine di tanto scetticismo, l’editoriale mette la tentazione a fare carità e assistenzialismo, ma soprattutto il fatto che in nome della CSR molte grandi imprese abbiano tagliato gli investimenti in paesi che non rispettano gli standar sindacali occidentali, pregiudicando così lo sviluppo dei paesi stessi.

Nel dossier di 15 pagine sono analizzate le diverse pratiche di CSR, l’etica del business e il nesso tra profit e bene comune.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.