Mondo
Una scuola in Benin. Primo promosso, il futuro
Nasce una piccola associazione che segue microprogetti dalla a alla zeta in Africa Occidentale (di Laura Anaclerio).
di Redazione

«Quando abbiamo visto quelle persone racimolare i pochi soldi che avevano per comprare un mattone e contribuire alla costruzione di una scuola, fino a quel momento solo ideale, abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa». È così che inizia la storia di Amici per l?Africa, una piccola associazione fondata sull?amicizia di cinque persone e sul forte desiderio di fare del bene a questo continente. Ufficialmente è nata il 2 novembre 2004, ma la sua storia la si può far risalire a molti anni prima. Davide Colombo, Elena Pesce, Marcella Sgarbi e gli altri amici, milanesi, alcuni compagni di lavoro, hanno viaggiato per diversi anni nei Paesi poveri del mondo. Hanno imparato a capire tradizioni, a conoscere desideri e a condividere nuove esperienze di vita. Ma si sono anche resi conto di quanto bene si potesse fare per queste persone. Il loro obiettivo è stato subito chiaro: dare il loro contributo costruendo delle scuole per i numerosi bambini che erano costretti a lavorare. Il primo esperimento non ha purtroppo avuto l?esito sperato; sei anni fa, infatti, scelsero come sede della prima scuola un piccolo villaggio del Malawi che risentì della guerriglia scoppiata tra Zimbabwe e Mozambico.
Il fallimento non li ha demoralizzati e pochi anni dopo ci hanno riprovato spostandosi negli stati più tranquilli dell?Africa Occidentale: Benin, Togo, Burkina Faso. Viaggiando con mezzi locali, sono entrati in contatto con altre realtà molto povere, finché non sono arrivati in un piccolo villaggio del Benin chiamato Copargò. Qui hanno capito che potevano costruire quella scuola: condizioni ottimali, villaggio tranquillo, ma soprattutto una popolazione che desiderava seriamente, per prima, una scuola che potesse dare ai loro bambini un futuro migliore.
Oggi le aule di Copargò sono quasi terminate; mancano ancora il pozzo per la comunità e un refettorio. Tutto è stato interamente costruito dalla gente del villaggio; il materiale è stato acquistato in loco e il denaro necessario per realizzare questo progetto è stato ricavato da un?autotassazione dei fondatori dell?associazione Amici per l?Africa e da una raccolta di fondi. Contemporaneamente alla costruzione di questa scuola, sono iniziati i lavori per quelle di altri due villaggi: Tansar e Bandessar. Si trovano a otto chilometri di distanza uno dall?altro, ma la quantità di bambini in questi villaggi e nelle realtà circostanti richiede la costruzione di più aule, di una mensa e di una biblioteca. A Tansar si contano un centinaio di bambini, a Bandessar ce ne sono circa 250. Entrambe le scuole sono in costruzione, ma da quando è stato attivato questo progetto i bambini accorrono sempre più numerosi a frequentare le lezioni e le famiglie dei villaggi si impegnano a realizzare il loro sogno.
Ora Amici per l?Africa si sta impegnando in un?altra direzione. Non raccoglie più fondi per la costruzione di edifici, ma per l?acquisto di un auto da regalare a un dispensario medico del Niger che senza una vettura non è in grado di portare aiuto a diversi villaggi. L?associazione nasce dal desiderio di aiutare in modo diretto e concreto queste popolazioni; per far ciò, il denaro delle donazioni viene devoluto al 100% ai progetti. Non esistono uffici, né inviati bollettini informativi o materiale pubblicitario per evitare inutili spese. Chi volesse tenersi informato sui progetti, fare delle donazioni, vedere di persona in che cosa si sono trasformate o partecipare alle attività indicate può connettersi al sito dell?associazione.
Laura Anaclerio
Info:
Associazione Amici per l?Africa onlus, via Italia, 4 Cesate (MI)
tel. 02.9940963
Soci fondatori: Elena Pesce, Marcella Sgarbi, Giuseppe Petrella, Esmaiel Oraby e Davide Colombo.
TAMTAM – AFRICA
amiciperlafrica@yahoo.it
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