Famiglia
Cambogia: 100 minori al mese costretti a prostituirsi
La denuncia è del ministro cambogiano per gli Affari sociali
Un centinaio di bambini e bambine cambogiani sono spediti clandestinamente ogni mese nei Paesi confinanti dove sono avviati dalla mafia locale alla prostituzione e all’accattonaggio. “I loro genitori credono che potranno avere un lavoro onesto e ben pagato in una fabbrica e non immaginano che i loro figli saranno venduti a un lenone e drogati per costringerli a esercitare la prostituzione nelle vie di Bangkok”, ha detto il ministro cambogiano per gli Affari sociali, Ith Samheng, “Sono talmente poveri e disperati che quando li avvicina un trafficante di minori sono disposti a credere a tutto”.
L’anno scorso le autorita’ thailandesi rimpatriarono 493 bambini cambogiani, la maggioranza dei quali era stata drogata per potere lavorare piu’ a lungo e dimenticare la fame. La Cambogia e’ tra i Paesi con il piu’ grande traffico di esseri umani al mondo, secondo quanto riferito dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim); la stessa fonte ritiene che il fenomeno continuera’ ad aggravarsi fino a quando il governo di Phnom Penh non decidera’ di affontare il problema.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.