Mondo
Sgrena, Scolari: “Siamo al rush finale”
Il compagno della giornalista rapita in Iraq si dice "ottimista e fiducioso"
di Redazione
“Siamo in una fase di trattativa, di verifica di canali, di ricerca di interlocutori che sta arrivando al dunque; si stringono i tempi”. Pier Scolari, il compagno di Giuliana Sgrena, nella sede de “Il Manifesto” come ogni pomeriggio, rinuncia a presenziare a Firenze alla manifestazione che domani sera la citta’ organizza per chiedere la liberazione di Giuliana. “E’ un momento delicato non me la sento di lasciare Roma”, confessa mentre registra un messaggio di saluto “agli amici fiorentini” che sara’ trasmesso durante la manifestazione. C’e’ “ottimismo e fiducia”, conferma al drappello di cronisti “assedianti”, che occupano stabilmente la piccola hall della sede del giornale. “In questo quadro – prosegue – la televisione irachena, basandosi su una informativa italiana, ha dato per imminente la liberazione di Giuliana. Data la situazione non e’ una cosa stravagante, il punto e’ che non ha fondamento”. La manifestazione di sabato scorso, i video, i messaggi, l’appello di Ciampi sono stati importanti; “abbiamo elementi di certezza – conferma, infatti, Scolari – che ci dicono che tutti questi momenti sono stati visti, valutati e hanno creato anche in Iraq un clima favorevole. Il nostro ottimismo si basa sulla certezza che sono stati aperti canali che possono arrivare ai rapitori. E a loro – prosegue il compagno della Sgrena – vorrei dire: non so chi siate, immagino che la vostra azione sia politica. Allora vi dico parlate con Giuliana, lei vi potra’ far capire che voci come la sua sono importanti anche per voi. Quale che sia la vostra idea di societa’ e del mestiere dei giornalisti, parlate con lei che sono certo sapra’ arrivare al vostro cuore”.
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