Sostenibilità

Elisa, così la musica rispetta il pianeta e cura l’ambiente

Il concerto a San Siro il 18 giugno mette insieme l’arte e l’attenzione sociale e ambientale. Biocombustibili, mobilità dolce e misurazione dell'impatto con obiettivo la sostenibilità. A Milano grazie anche a Comune, Music Innovation Hub e Fondazione Cariplo resterà un’eredità tangibile: un’ex cava trasformata in bosco urbano. Nascerà "Plantasia-Parco sonoro"

di Antonietta Nembri

Come rendere un evento pubblico di grandi dimensioni come un concerto in uno stadio ecologicamente sostenibile? Parliamo di migliaia di persone che si muovono, consumano cibo, bevande… per non parlare dell’energia connessa all’evento stesso.

Un primo passo è quello che il 18 giugno a San Siro farà la cantante Elisa – per la prima volta sul palco dello stadio milanese in un concerto evento sold-out da mesi). Dallo stadio milanese pare un obiettivo: rendere la musica come motore di cambiamento nel rispetto del pianeta. 

Il progetto è stato presentato nella sede di Fondazione Cariplo, tra i partner dell’iniziativa. Ferdinando Salzano di Friends And Parner, produttore del tour ha sottolineato come l’impegno sociale di Elisa  – dal 2022, la prima artista italiana formalmente alleata delle Nazioni Unite per la promozione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile-Sdgs dell’Agenda 2030 – stia contagiato in modo importante il mondo della musica live. «Un percorso di eco sostenibilità ambientale che si può fare» ha ribadito

Nell’immagine da sx Giovanni Azzone, Elisa e Ferdinando Salzano

E per farlo ci si avvale di un’alleanza con un ente pubblico come il Comune di Milano e realtà del Terzo settore come l’impresa sociale Music Innovation Hub o VestiSolidale.
«San Siro sarà un grande abbraccio, ma anche un segnale perché oggi non si può più scindere la bellezza dall’attenzione al mondo che ci ospita», ha sottolineato Elisa che, parlando del concerto del 18 giugno l’ha descritto come un playlistone «ci saranno le mie canzoni preferite e quelle del mio pubblico, la colonna sonora di questo momento speciale con il pubblico».

Spettacolo e ambiente un equilibrio importante

L’equilibrio tra spettacolo e consapevolezza ambientale sono al centro del concerto che punta a una produzione a impatto ridotto, materiali riciclabili, energia pulita e una campagna di sensibilizzazione promossa insieme a diverse realtà green.
Dopo esperienze come Heroes Festival, il tour sostenibile “Back to the Future”, il concerto natalizio dedicato all’ambiente e la partecipazione alla Cop di Dubai, ora la musica si fonde in un’azione concreta.

Data al 2022 il primo “Protocollo per i live sostenibili” che grazie ad Elisa ha introdotto un modello Esg-Environmental, Social, Governance, applicato agli eventi dal vivo. Tra i risultati raggiunti: la riduzione della logistica grazie a fornitori locali, l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili certificate, il coinvolgimento attivo del pubblico attraverso app dedicate, e la messa a dimora di oltre 2.300 alberi con Legambiente.

La filiera musicale verso la sostenibilità

«Con il concerto di Elisa a San Siro sarà realizzato un ulteriore passo verso la transizione sostenibile della filiera musicale e dei grandi eventi. Ritengo necessario iniziare a fare squadra all’interno della filiera musicale, condividendo le principali esperienze con altri artisti ed artiste responsabili, con i diversi operatori e le principali venue e coinvolgendo altre amministrazioni comunali. Sulla transizione sostenibile non ci deve essere competizione o distinzione tra pubblico e privato: dovremmo andare tutti nella stessa direzione», ha sostenuto Andrea Rapaccini, presidente di Music Innovation Hub, impresa partner per la sostenibilità dell’evento. 

Rapaccini ha anche sottolineata come il concerto milanese sia un’occasione in cui «profit e non profit collaborano, come il produttore Friends and Partner e la cooperativa VestiSolidale attiva nel riuso del materiale tecnico e poi associazioni e partner tecnici. Si sono messi insieme più soggetti».

Le tante azioni green di San Siro

In effetti il concerto di San Siro è un’occasione per sperimentare nuove soluzioni. Sono previste azioni concrete come la promozione della mobilità sostenibile (con un potenziamento mirato dei mezzi pubblici), la raccolta differenziata dentro e fuori dallo stadio con il supporto di Amsa, l’uso del biocombustibile Hvo al posto del gasolio (con una stima di riduzione del 70% delle emissioni), e una campagna di riuso dei vestiti a favore di VestiSolidale.

La misurazione della Carbon Footprint dell’evento sarà affidata a Tetis (spin off dell’Università di Genova) e JustonEarth (startup che ha sviluppato un algoritmo Ai per la misurazione), per garantire un’analisi indipendente e di valore scientifico.

La legacy del concerto

Dopo il concerto alla città, grazie alla collaborazione con il Comune, Fondazione Cariplo  e Fondazione di Comunità Milano, resterà un luogo concreto “Plantasia – Parco sonoro”. «Si svilupperà un fondo solidale per la riqualificazione di una ex cava contaminata di 40mila mq in via Quarenghi così da renderlo un luogo per la cittadinanza», ha sottolineato Carlo Marchetti, presidente della Fondazione di Comunità. 

da sx Elisa, Salzano, Marchetti, Grandi e Rapaccini

La riqualificazione ambientale vede in prima fila anche Elisa e la sua fondazione Lotus.  Accanto alla fito-bonifica sarà anche realizzato un percorso musicale immersivo, realizzando così il primo parco sonoro della città dove natura e suono si incontrano, ispirandosi agli studi sul beneficio delle vibrazioni musicali sulle piante, il cui nome stesso, Plantasia, richiama l’album Mother Earth’s Plantasia di Mort Garson del 1976, composto specificamente per l’ascolto della musica da parte delle piante. 

La raccolta fondi

Il progetto, dal valore complessivo stimato di circa un milione di euro, sarà co-finanziato da fondi pubblici e da una raccolta con la collaborazione di For Funding, la piattaforma online di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, aziende, artisti e artiste, che potranno contribuire durante le date milanesi dei loro tour.

«Le sfide climatiche e ambientali del nostro tempo rendono ormai sempre più preziosa e strategica la collaborazione tra pubblico e privato» ha detto l’assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano Elena Grandi.
Che ha espresso anche la sua gratitudine a Elisa «per avere dato il via a questo progetto, che condividiamo insieme a Fondazione Cariplo, a Fondazione di Comunità Milano e a Music Innovation Hub, con cui metteremo a terra, ognuno portando le sue competenze, non solo un evento che sia il più sostenibile possibile ma un modello integrato di buone pratiche: penso alla raccolta differenziata, alla mobilità dolce, all’economia circolare e certamente all’ambizioso progetto di fito-bonifica che consentirà di trasformare una ex cava in un bosco fruibile da cittadini e cittadine».

Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo ha aggiunto: «È importantissimo che personaggi come Elisa sostengano iniziative di questo genere; il suo messaggio, il suo impegno ci porterà lontano. Fondazione Cariplo farà la sua parte, perché da sempre è impegnata in progetti di tutela delle risorse naturali, delle risorse idriche, per l’educazione ambientale nelle scuole e la promozione dei green jobs; per iniziative che favoriscano il risparmio energetico e le energie rinnovabili e quelle per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, appunto. Abbiamo a cuore il futuro di chi verrà dopo di noi, e il futuro delle città e chi le abita».

Obiettivo impatto zero

Nel corso della conferenza stampa Elisa si è detta non solo felice dell’iniziativa, ma anche «fortunata ad avere questi compagni di viaggio, persone che hanno lavorato per mesi a questo risultato. Vorrei soprattutto che fosse normale lavorare in questo modo per un concerto dando peso alla sostenibilità». L’artista ha inoltre sottolineato come questa attenzione all’ambiente a 360 gradi stia coinvolgendo «le persone del settore e chi va ai concerti. Non siamo ancora a impatto zero ma ci lavoriamo».

In apertura immagine di Elisa, da ufficio stampa – Le foto della conferenza stampa sono dell’autrice

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