Raccolta fondi
Intesa Sanpaolo sostiene Uildm
Obiettivo: arrivare a 100mila euro entro fine agosto per sostenere il progetto CareMatch che vuole realizzare e promuovere una piattaforma digitale per connettere le persone con disabilità ad assistenti personali creando così una rete per migliorare la qualità della vita. Si può donare sul sito web di For Funding–Formula
di Redazione

Intesa Sanpaolo sostiene CareMatch, progetto dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare Uildm, attraverso una raccolta fondi del Programma Formula, dedicato a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.
Selezionato da Intesa Sanpaolo nell’ambito della Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, in collaborazione con CESVI, CareMatch ha la finalità di realizzare e promuovere una piattaforma digitale per connettere le persone con disabilità ad assistenti personali, creando così una rete più efficiente a sostegno di chi ha bisogno di assistenza.
Tutti possono partecipare fino al 31 agosto alla raccolta fondi con una donazione attraverso la pagina dedicata al progetto sul sito web For Funding, la piattaforma dicrowdfunding di Intesa Sanpaolo, dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà, con l’aggiornamento in tempo reale delle somme raccolte. Anche la Banca parteciperà attivamente al traguardo dei 100mila euro, contribuendo con 2 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online.
I fondi raccolti serviranno a creare una piattaforma digitale e innovativa per facilitare l’incontro tra persone con malattie neuromuscolari e assistenti personali qualificati, promuovendo così l’autodeterminazione delle persone con disabilità. Lo strumento fa parte di una progettualità più ampia, condivisa da Uildm Direzione Nazionale e altre associazioni di settore, che prevede la formazione di assistenti personali, di persone con malattie neuromuscolari e delle loro famiglie, affinché acquisiscano la consapevolezza del proprio ruolo, sia come datori di lavoro sia come collaboratori. La piattaforma quindi, in parte co-finanziata, raccoglierà professionisti formati, chi vuole lavorare come assistente personale ed è aperta a chiunque cerchi assistenza. Si stima che entro dicembre 2026 la piattaforma avrà circa 1.500 iscritti: il 65% persone con disabilità e il 35% operatori socio-assistenziali: saranno quindi coinvolte circa 975 persone con malattie, di diverse fasce d’età e da tutto il territorio nazionale, che necessitano di autodeterminazione e di assistenza per supportare i caregiver nella gestione quotidiana.
Foto di Uildm
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