Cultura
Napoli, una delegazione Unesco torna in visita al Rione Sanità
Il Rione Sanità, con la sua stratificazione storica e il processo di rigenerazione e innovazione sociale portato avanti dai giovani del territorio, incarna pienamente il concetto di “patrimonio vivente”, al centro del dibattito internazionale sul futuro della cultura
di Redazione

In occasione della seconda edizione della Conferenza Unesco “Cultural Heritage in the 21st Century”, in corso a Napoli dal 4 al 6 giugno presso lo storico Castel Capuano, i delegati internazionali dell’Unesco, nella giornata dedicata agli itinerari culturali, hanno scelto di tornare al Rione Sanità, cuore pulsante di Napoli.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dalla Conferenza Unesco e rappresenta un esempio concreto dell’attenzione verso il patrimonio culturale “vivente”, inteso come connessione inscindibile tra il patrimonio materiale – fatto di luoghi, monumenti e architetture – e quello immateriale, rappresentato dalle tradizioni, dalle pratiche sociali e dall’identità delle comunità.
Il Rione Sanità, con la sua stratificazione storica e il processo di rigenerazione e innovazione sociale portato avanti dai giovani del territorio, incarna pienamente il concetto di “patrimonio vivente”, al centro del dibattito internazionale sul futuro della cultura.
Il legame tra patrimonio tangibile e intangibile trova nel Rione Sanità una testimonianza concreta: «Quanto realizzato qui riunisce tutti i valori essenziali dell’Unesco: ingaggio della comunità locale, presa in carico della gioventù, riscoperta del patrimonio immateriale fatto di tradizioni, artigianato e artisti e riscoperta del patrimonio culturale». Queste sono le parole con cui la direttrice generale Unesco, Audrey Azoulay, ha descritto la sua esperienza al Rione Sanità lo scorso anno.

Una convinzione, questa, rafforzata anche dai delegati Unesco che, al termine della visita di ieri hanno così commentato: «Il Rione Sanità è un modello virtuoso di sviluppo sostenibile e partecipato, pienamente in linea con i principi dell’Unesco e con lo spirito della Convenzione di Faro». Qui, la cultura è al tempo stesso strumento di coesione sociale, motore di sviluppo locale e patrimonio condiviso tra generazioni.
Accolti dai giovani delle cooperative La Paranza e La Sorte, i delegati hanno visitato alcuni tra i luoghi più significativi del rione: le Catacombe di Napoli, la Basilica di Santa Maria della Sanità e il Presepe Favoloso, la Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini e, in via esclusiva, il Cimitero delle Fontanelle – di prossima riapertura. La visita assume particolare significato nel contesto del 2500° anniversario della fondazione di Napoli che invita a riflettere sulla capacità della città di trasformare il passato in leva per il futuro. In questa prospettiva, il Rione Sanità rappresenta un caso esemplare: da luogo marginalizzato a simbolo di riscatto culturale e innovazione sociale, in linea con lo “Spirito di Napoli” lanciato durante la prima Conferenza Unesco del 2023.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.