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Asia: tensioni tra Cina e Giappone

Dopo che decine di migliaia di cinesi sono scesi in piazza, il governo chiede a Tokyo di assumersi le proprie responsabilit

di Redazione

La Cina ha dichiarato che il Giappone deve ?prendersi seriamente le proprie responsabilità riguardo alle sue aggressioni durante la seconda guerra mondiale.?
Il Giappone nel frattempo ha messo in stato d’allerta i propri cittadini residenti in Cina e si è adoperato per proteggerli dopo che, Sabato e Domenica, migliaia di cinesi si sono riversati in strada per chiedere il boicottaggio di qualsiasi prodotto giapponese, bruciando bandiere e gridando slogan.
Alcuni dimostranti hanno lanciato pietre, uova e bottiglie di plastica contro l’ambasciata del Giappone a Beijing.

Si tratta dell’ultimo segno di tensione tra le due potenze, scatenato in parte dall’uscita di un nuovo libro di storia, che i protestanti ritengono abbia omesso le responsabilità giapponesi riguardo le atrocità commesse durante la seconda guerra mondiale; ma le proteste sono anche fomentate dalla richiesta del Giappone di diventare membro permanente dell’ONU.

La manifestazione di Sabato è stata la più grande protesta nella capitale dal 1999, quando una folla si assembrò davanti all’ambasciata USA dopo che tre cinesi vennero uccisi a Belgrado durante un bombardamento.
Le manifestazioni di piazza sono molto rare in Cina, dato che il governo cerca di sedare qualsiasi malcontento popolare.
Sabato e Domenica le autorità hanno controllato i giornalisti, impedendo ai media cinesi di riportare la notizia

Ma, mentre il governo ha intimato ai leader della protesta di abbassare i toni, non ha nascosto un velo di simpatia nei confronti dei manifestanti, chiedendo a Tokyo di assumere ?un atteggiamento responsabile?

La tensione tra i due paesi può esser fatta risalire alle campagne militari dell’ultimo secolo, quando il Giappone invase la Manciuria nel 1931 e occupò varie parti della Cina nel 1945.
I Cinesi accusano Tokyo soprattutto del massacro di Nanjing, nel 1937, quando 10.000 civili e prigionieri vennero uccisi dall’esercito giapponese, e delle sistematiche violenze e schiavizzazioni commesse dai soldati imperiali nei confronti delle donne cinesi e di altre parti dell’Asia: numerose richieste di indennizzo da parte di queste donne sono state rifiutate dalla corte di Tokyo.

Nonostante i fiorenti rapporti commerciali tra le due potenze le tensioni si sono acuite negli ultimi anni riguardo ad alcune dispute territoriali ed a causa delle incursioni della forza navale sottomarina cinese nelle acque del Giappone alla ricerca di giacimenti di gas naturale sott’acqua.

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