Tasse

Milano, se dai la casa gratis a un ente del Terzo settore non paghi l’Imu

La delibera è del novembre 2024. Se un proprietario dà in comodato d’uso gratuito un appartamento a un Ets iscritto al Runts è prevista l'esenzione. A smuovere le acque la vicepresidente dell’associazione Case per l’Accoglienza Domus Dei che ospita i “migranti sanitari”. L’auspicio di Marika Beretta e che questa possibilità sia conosciuta e imitata da altri comuni

di Antonietta Nembri

Se un proprietario concede in comodato d’uso gratuito a un ente benefico non commerciale la sua casa deve pagare l’Imu come se l’appartamento fosse nella sua disponibilità? A Milano dall’inizio del 2025 non più. 

«Un risultato ottenuto dopo tanti tentativi. Ho praticamente fatto tre anni di lotta “politica” per ottenere questa esenzione». A parlare è Marika Beretta, vicepresidente dell’associazione Case per l’Accoglienza Domus Dei che offre ospitalità ai familiari dei pazienti ricoverati in ospedali e case di cura di Milano e provincia. 
Una realtà inserita nella rete A casa lontani da casa che conta oltre cento case in tutta Italia che rispondono al bisogno base di chi si sposta per curarsi e dei suoi familiari.

Ingiusto far pagare chi ci offriva casa sua

«Come cittadina mi è sempre sembrato ingiusto che chi ci dava una casa in comodato d’uso gratuito per le nostre attività dovesse poi pagare l’Imu, noi come associazione, ente non commerciale non la pagavamo», racconta Beretta. Che ricorda: «Già nel 2022 grazie all’interessamento di un consigliere comunale si era ottenuta una delibera che però riguardava solo gli immobili posseduti dagli enti non commerciali, ma l’obiettivo era più grande».

L’esenzione anche a chi concede l’immobile da dove arriva quindi? «C’entra un po’ anche VITA e il suo fondatore. A un incontro Riccardo Bonacina mi ha presentato il consigliere comunale del Pd Valerio Pedroni che si è interessato al problema. Gli ho mandato tutta la documentazione che avevo raccolto negli anni, come le normative nazionali che da sempre prevedono la possibilitàdi questo adeguamento a livello comunale». 

La delibera

Si è arrivati così alla delibera approvata all’unanimità lo scorso 25 novembre  in cui si prevede per quanto riguarda l’Imu la “esenzione per gli immobili dati in comodato gratuito al Comune o ad altro ente territoriale, o ad ente non commerciale, esclusivamente per l’esercizio dei rispettivi scopi istituzionali o statutari (art. 1, comma 777, lett. e), della legge n. 160 del 2019)”. Insomma per il Comune di Milano gli immobili dati in comodato gratuito al Comune o ad altro ente territoriale, o ad ente non commerciale, esclusivamente per l’esercizio dei rispettivi scopi istituzionali o statutari sono esenti dall’Imu, «e non riguarda solo realtà come le nostre che ospitano malati e i loro familiari, ma tutti gli Ets, come associazione che accolgono minori, anziani…», chiosa Marika Beretta

A metà maggio sul sito del Comune di Milano sono state pubblicate le novità Imu Tuttavia «è una cosa ancora poco conosciuta, ma dobbiamo farla conoscere e soprattutto diffonderla perché per esempio la nostra rete A casa lontani da casa è presente in tutta Italia. Tutti i Comuni possono applicare questa esenzione approvando una delibera ad hoc», continua Beretta. 

L’esenzione non è automatica, serve una dichiarazione da parte del proprietario di casa.
Per chi concede la casa a un ente del Terzo settore iscritto al Runts è certamente un risparmio, ma questa esenzione Imu è anche il riconoscimento del valore sociale di chi opera a servizio della collettività.

In apertura Photo by Javier Gómez on Unsplash

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