Lavoro sociale
Io, cooperatore sociale, non rinuncio agli sguardi che accolgono
Matteo Garino, 37 anni, educatore professionale, ha condiviso una lettera sul tema dell'autonomia e delle nuove occasioni in un incontro a Torino di Confcooperative Piemonte in cui è emerso l’invito a costituire un patto per una unità d'azione

Provate a fare senza. Senza chi costruisce ponti, quando qualcuno arriva in un nuovo Paese, e trasforma l’arrivo in un’opportunità per tutti, non in una barriera. Senza chi ogni giorno combatte la povertà educativa e crea spazi dove i bambini possono leggere, giocare, scoprire, crescere.

Provate a fare senza i nidi, i servizi per la prima infanzia, gli spazi che accolgono i più piccoli fin dai primi passi. Provate a fare senza chi crede nel lavoro come diritto, non come privilegio, e ogni giorno dà un’opportunità a chi affronta la disabilità o a chi vive la fragilità.
Provate a fare senza chi lavora per offrire una prospettiva anche a chi vive la detenzione, e apre varchi concreti verso il reinserimento abbattendo le percentuali della recidiva. Provate a fare senza questa rete che costruisce opportunità, che ogni giorno tiene viva la possibilità di scegliere il proprio futuro. Non resterebbe che l’esclusione.
E invece, ogni giorno, ci sono mani che tendono, sguardi che accolgono, professionalità che costruiscono. Sono il volto di un welfare che non lascia
indietro nessuno. E che fa grande una comunità intera.
Provate a fare senza è anche il titolo del numero di VITA magazine di marzo in cui abbiamo immaginato come sarebbe la vita di ciascuno se non si potesse contare sui soggetti sociali.

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Il welfare che non si vede, quello che non fa notizia, ma che ogni giorno permette a milioni di persone di vivere, non solo di sopravvivere. È fatto di educatori, di operatori, di volontari, di professionisti, di famiglie. Un welfare che esiste solo perché ci sono persone che ogni giorno scelgono di esserci. E oggi, con queste parole, proviamo a dare voce al loro lavoro. A raccontare ciò che spesso resta invisibile. A ricordare che senza questa rete, senza questo impegno, senza questa presenza, non resterebbe che il vuoto.
In Piemonte sono oltre 3mila gli enti del Terzo settore che lavorano per il
welfare, con oltre 82mila dipendenti che ogni giorno scelgono di restare. NON proviamo a fare senza.
La lettera del consigliere regionale Confcooperative Federsolidarietà Matteo Garino è stato condivisa a Torino durante i Dialoghi sul Welfare organizzati da Confcooperative Federsolidarietà Piemonte (ne abbiamo scritto qui e qui)
La fotografia in apertura è di Confcooperative Federsolidarietà
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