Mondo
Nessuna guerra è giusta
In un botta e risposta, la piena adesione alla posizione del Papa contro il conflitto iracheno
di Redazione
Eminenza, una domanda di attualità: la guerra angloamericana all?Iraq rientra nei canoni della ?guerra giusta??
Joseph Ratzinger:Il Papa ha espresso con grande chiarezza il suo pensiero, non solo come pensiero individuale, ma come pensiero di un uomo di coscienza nelle funzioni più alte della Chiesa cattolica. Certo, non ha imposto questa posizione come dottrina della Chiesa, ma come appello di una coscienza illuminata dalla fede. Questo giudizio del Santo Padre è convincente anche da un punto di vista razionale: non esistevano motivi sufficienti per scatenare una guerra contro l?Iraq. Innanzitutto fin dall?inizio è stato chiaro che non era garantita la proporzionalità tra le possibili conseguenze positive e i sicuri effetti negativi del conflitto. Al contrario, sembra chiaro che le conseguenze negative saranno superiori a quanto di positivo si potrà ottenere. Senza contare poi che dovremmo cominciare a domandarci se al giorno d?oggi, con le nuove armi che permettono distruzioni che vanno ben al di là dei gruppi combattenti, sia ancora lecito ammettere l?esistenza stessa di una ?guerra giusta?.
Domanda: In un suo editoriale sulla Stampa, Barbara Spinelli ha elogiato la posizione contro la guerra in Iraq di Giovanni Paolo II, ispirata al «realismo cristiano»?
Ratzinger: Quando affermavo che la posizione del Papa non è questione di dottrina della fede ma è frutto di un giudizio di una coscienza illuminata, e che ha una sua evidenza razionale, volevo dire proprio questo. Si tratta di una posizione di realismo cristiano che, senza dottrinalismi, valuta i fattori della realtà avendo presente la dignità della persona umana come valore altissimo da rispettare.
(tratto da 30Giorni, aprile 2003
Intervista di Gianni Cardinale)
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