Famiglia

Donne & Tv: in Italia informazione maschilista

Donne ospiti in porgrammi "leggeri", la rubrica più maschilita è "Batti e ribatti" su Raiuno

di Redazione

Donne, lavoro, TV: l’immagine della donna nei programmi d’informazione è la seconda ricerca promossa dal CNEL e realizzata dall’Osservatorio di Pavia sul tema della rappresentazione femminile in televisione. A distanza di tre anni, si è proseguita la ricerca, spostando il campo di interesse verso un altro genere televisivo: l’informazione. In particolare si è inteso indagare quegli spazi in cui il confronto dialettico tra donne e uomini, costituendo un’arena privilegiata del dibattito pubblico, potrebbe rafforzare la ?con-divisione? di sguardi, idee, opinioni, conoscenze, esperienze tra donne e uomini, costituire uno spazio ideale per veicolare modelli, valori e culture favorevoli all’inclusione della donna nella sfera pubblica, per rafforzare la partecipazione femminile negli spazi storicamente occupati dagli uomini e, infine, per ?sup-portare?, come questione di attualità, il dibattito attorno alle problematiche ancora aperte per una piena realizzazione delle pari opportunità.

Campione d’indagine
Per rispondere a queste domande si è svolta un’analisi dei programmi di informazione dedicati all’attualità e incentrati sul dibattito tra ospiti, trasmessi in prima e seconda serata dai tre principali network nazionali Rai, Mediaset e La 7, per un periodo di 12 settimane del palinsesto autunno-inverno 2003-2004. In dettaglio i programmi analizzati sono stati i seguenti: Porta a porta, Batti e ribatti, Excalibur, Excalibur Luned’Italia, Ballarò, La zona rossa, Maurizio Costanzo Show, L’alieno, L’infedele, Otto e mezzo.

Risultati principali
Il primo risultato di fondamentale importanza emerso dall’indagine riguarda l’accesso femminile ai pubblici dibattiti dei talk show informativi. I programmi analizzati sono perlopiù connotati al maschile, spazi nei quali le donne rivestono un ruolo numericamente marginale: su un totale di 1964 ospiti registrati durante il periodo campione solo 475 sono donne (24%), mediamente, dunque, si tratta di programmi con una donna ogni quattro ospiti. Naturalmente i valori medi livellano differenze anche rilevanti tra i diversi programmi. Quelli più propensi ad accogliere la partecipazione femminile (Maurizio Costanzo Show 35% e L’alieno 29%) sono accomunati da una maggiore ?leggerezza?, da una caratteristica alternanza-mescolanza di temi connessi all’attualità politica, sociale ed economica e altri legati alla cronaca, al costume, al gossip, da significative componenti di intrattenimento. Per contro, le arene che tradiscono una sorta di ?barriera all’ingresso? (L’infedele, Excalibur Luned’Italia, Otto e mezzo, Ballarò, Excalibur con valori compresi tra il 17% e il 12%) sono quelle che manifestano una vocazione prevalentemente politica e una preferenza per la trattazione approfondita, specialistica di argomenti di stretta attualità e di grande rilevanza pubblica, senza cedimenti alla leggerezza. Nel mezzo Porta a porta e La zona rossa che registrano rispettivamente il 22% e il 20% di ospiti donne. Un caso estremo è poi rappresentato da Batti e ribatti che, nel ristretto numero di puntate occorse all’interno del periodo campionato, non ha contemplato alcuna presenza femminile.
Fatte salve le differenze tra programmi, la partecipazione delle donne appare maggiormente collegata, rispetto a quella degli uomini, alla trattazione di temi meno impegnativi, allo spazio della chiacchiera, anche frivola, oppure alla trattazione di specifiche questioni femminili. In generale, mentre gli uomini intervengono in maniera diffusa e traversale su tutte le aree tematiche, le donne risultano concentrate prevalentemente su alcuni argomenti.

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