Criminalità organizzata
Ondata di incendi e atti intimidatori nei terreni confiscati al Sud
Incendi, furti, raccolti distrutti. Episodi di violenza che toccano chi si oppone con coraggio alla criminalità organizzata. «Siamo di fronte a un'ondata di atti intimidatori che colpiscono le nostre cooperative sociali», afferma il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari. «Serve un rafforzamento degli interventi a tutela delle cooperative che gestiscono i beni confiscati», dice il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini
di Redazione

L’ultimo in ordine di tempo è l’incendio al Fondo confiscato a Francesco “Sandokan” Schiavone di Santa Maria La Fossa (provincia di Caserta) gestito dalla cooperativa sociale Terra Felix: l’intero raccolto è andato perduto. Questo atto segue quello avvenuto in Calabria dove un altro incendio doloso ha colpito la cooperativa Valle del Marro: completamente distrutta una coltivazione di grano a Gioia Tauro, gestita dalla cooperativa.
Si tratta dell’ennesimo episodio, dopo una lunga serie di danneggiamenti e furti, che colpisce chi si oppone con coraggio alla criminalità organizzata. La cooperativa Valle del Marro, associata a Libera , da oltre vent’anni coltiva i terreni confiscati alla ‘ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro, restituendoli alla legalità e al bene comune. Infine, ancor prima a Ramacca (in provincia di Catania) ancora un furto ai danni della cooperativa Beppe Montana Libera Terra, da anni in prima linea nel recupero e nella gestione sociale dei beni confiscati alla mafia: un episodio che si aggiunge a una serie di atti analoghi subiti negli ultimi tempi, generando danni economici e ritardi nelle attività produttive.
«Siamo di fronte a un’ondata di atti intimidatori che colpiscono le nostre cooperative sociali», afferma il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari, «che da anni sono in prima linea per gestire e ripristinare alla comunità e alla produttiva aziende, terreni e beni confiscati alle mafie nel Sud. Noi siamo con loro, non arretriamo e con loro continueremo a combattere questa grande battaglia insieme alle nostre cooperative».
«A nome di tutta la presidenza nazionale di Legacoop», dichiara il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini, «esprimo piena solidarietà e vicinanza ai soci e ai lavoratori delle cooperative sociali Valle del Marro, Beppe Montana e Terra Felix, che nei giorni scorsi sono state colpite da atti gravi e inaccettabili, come incendi dolosi e furti. Condanniamo con fermezza questi gesti intimidatori che puntano ad ostacolare il lavoro prezioso e coraggioso di realtà impegnata nella restituzione alla collettività dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Queste cooperative rappresentano un presidio di legalità, giustizia e sviluppo inclusivo nei territori che vogliono voltare pagina. Legacoop sarà sempre al fianco di queste realtà, rafforzando il proprio impegno per la promozione di un’economia sana ed inclusiva, libera da ogni forma di intimidazione e di ricatto presto un incontro con il Ministro dell’Interno Piantedosi, cui manifesteremo la forte protesta per il ripetersi di questi e chiederemo l’attivazione dei presidi e un rafforzamento degli interventi a tutela delle cooperative che gestiscono beni confiscati».
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