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Conti pubblici: Confcommercio, urge manovra da 26 miliardi di euro
E' quanto stima la Confcommercio, aggiungendo alla gia' difficile tenuta dei conti pubblici, il taglio dell'Irap
di Redazione
Per tenere sotto controllo il deficit, servira’ una manovra da 26 miliardi. E’ quanto stima la Confcommercio, aggiungendo alla gia’ difficile tenuta dei conti pubblici, il taglio dell’Irap, le difficolta’ a realizzare le dismissioni, e il costo del rinnovo del contratto degli statali.
Senza misure congiunturali e a causa della minore crescita (+0,3% a fronte dell’1,2% riformulato dal Governo con l’ aggiornamento della relazione previsionale e programmatica), ”e’ molto probabile che il rapporto indebitamento netto/Pil si attesti al 4,5%, imponendo una correzione di un punto percentuale di Pil, cioe’ circa 14 miliardi di euro, per riportarlo entro il nuovo limite Ue del 3,5%.
A questi 14 miliardi di euro si aggiunge il costo di circa 12 miliardi di euro della riforma dell’Irap che porterebbe ad un fabbisogno complessivo di circa 26 miliardi di euro. Non solo, emerge anche una difficolta’ a realizzare le dismissioni (8 miliardi di maggiori introiti stimati inizialmente e ora poco piu’ di 3,1 mld di incassi attesi). Tutte queste considerazioni, evidenzia Confcommercio, ”portano a ritenere che i fragili e precari equilibri contabili del 2005 non siano raggiungibili senza una manovra correttiva piuttosto consistente”.
”Il quadro che emerge dalla Relazione e’ pertanto quello di forti difficolta’ a tenere sotto controllo i conti pubblici” e ”prefigura un rinvio alla prossima legislatura della risoluzione della maggior parte dei problemi di finanza pubblica che rischiano di essere aggravati da una situazione dal lato dello sviluppo molto critica”.
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