Si intitolano Limes limitis: Nuove e vecchie frontiere il nuovo cd multimediale e la mostra fotografica di Giuseppe Lanzi. Cooperatore internazionale, collaboratore di Vita e appassionato fotoreporter, da anni lavora con i missionari Scalabriniani. Tre anni fa aveva pubblicato Frontiere-borders-fronteras, altro cd fotografico, e ora approfondisce il tema dei confini e della mobilità. La nuova opera è una sorta di racconto per immagini delle frontiere: dalla Grande muraglia cinese, al confine tra Mozambico e Sud Africa, per poi andare in Albania, Paraguay ed Egitto. «Ho preferito sottolineare il contrasto tra i confini che non ci sono più e quelli che invece nascono. Vorrei suscitare un dibattito sull?immigrazione e l?incontro tra culture», spiega Lanzi.
Il reportage è stato realizzato l?estate scorsa, dai muri caduti, come quello di Berlino e di Gorizia, a quelli che nascono. «La frontiera non è un male di per sé. È un luogo d?incontro. Anche il titolo è stato pensato in quest?ottica. In latino limes non significa solo confine, ma anche soglia, quindi ingresso». Una selezione di Limes limitis è anche una mostra, fino al 29 maggio a Milano (in S. Maria del Carmine), poi alla stazione ferroviaria di Piacenza (fino al 12 giugno).
Il cd multimediale (per Windows e Macintosh) è allegato al prossimo numero di Vita per gli abbonati. I non abbonati lo possono richiedere al sito www.limes.ws
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