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Frattini “tira le orecchie” alla Libia sui diritti umani
Aiuti finanziari Ue alla Libia per la gestione degli immigrati illegali rimpatriati, solo se Tripoli fa la sua parte, applicando la Convenzione di Ginevra sul rispetto dei diritti umani
di Redazione
L’Unione Europea e’ pronta a concedere aiuti anche finanziari alla Libia, per la gestione degli immigrati illegali rimpatriati, ma si aspetta che Tripoli faccia la sua parte fino in fondo applicando la Convenzione di Ginevra sul rispetto dei diritti umani. Questo il messaggio lanciato alla Libia dal vicepresidente della Commissione Europea Franco Frattini, in occasione del suo intervento al convegno sulle prospettive delle relazioni euromediterranee organizzato dalla fondazione Sabir e in corso a Palazzo dei Normanni di Palermo. Frattini ha annunciato che la prossima settimana proporra’ al Consiglio dei ministri dell’interno dei paesi Ue ”misure concrete, comprendenti anche sostegno finanziario”, per aiutare la Libia a migliorare le condizioni degli immigrati illegali e assicurare loro un trattamento dignitoso. Ma gli aiuti, ha ammonito Frattini, saranno dati solo in cambio del rispetto dei diritti umani. E su questo fronte Bruxelles si aspetta di ricevere segnali chiari e inequivocabili da parte del governo di Tripoli, che tra l’altro proprio in questi giorni sta gestendo la vicenda delle infermiere bulgare che rischiano la pena di morte in seguito all’accusa di aver diffuso l’Aids nel paese nordafricano. L’Unione Europea, ha osservato ancora Frattini ”non puo’ accettare” di sentirsi dire che non si e’ in grado di garantire il rispetto della dignita’ e dei diritti umani.